Bologna non può dimenticare e, come ogni anno, il 2 agosto lo dedica al ricordo di un evento tragico, quale fu la strage alla stazione di Bologna nel 1980, e a tutte le stragi che sul finire del secolo scorso spezzarono il cuore e l'anima del Paese e che ancora oggi reclamano giustizia e chiarezza. Si dice che il tempo curi ogni ferita e che, con lo scorrere degli anni, ogni sofferenza si cheti, ma dove la violenza cieca e spietata ha colpito centinaia di innocenti il tempo scorre invano. Ciò e chi 31 anni fa colpì direttamente il cuore della democrazia non ha ancora un volto e sinché rimarrà avvolto nelle tenebre “dell'omertà istituzionalizzata” quelle grida che squarciarono la città continueranno a riecheggiare impedendo a tutti noi di trovare la pace della giustizia.L'indignazione dei famigliari delle vittime e di tutti i cittadini lievita anno dopo anno, in virtù del vuoto istituzionale che anche quest'anno si fa sentire, visto che nessun ministro o rappresentante di governo ha preso parte alle commemorazioni, unica presenza quella di Angelo Tranfaglia, prefetto di Bologna, nominato delegato dal governo per prendere parte alle celebrazioni.
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