La nostra critica cominciò come comincia ogni critica, con il dubbio. Il dubbio divenne la nostra narrazione, eravamo alla ricerca di un nuovo racconto, il nostro. Ogni nostro gesto, ogni accento, esprimeva la negazione del vecchio mondo e l'anelito ad uno nuovo. Il nostro modo di vivere creò una situazione nuova fatta di esuberanza e amicizia. La realtà di una microsocietà sovversiva nel cuore di una società che la ignorava. L'arte non era il fine ma il pretesto e il metodo per individuare il nostro ritmo specifico e le possibilità nascoste del nostro tempo. ...
continua