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17 Giugno
Ci sono altre guerre e altre aggressioni di cui il mondo non parla. Talvolta sono ad opera di chi, altrove, si presenta travestito da mediatore pacifico. È il caso della Turchia e del Kurdistan iracheno. E siccome sarà impossibile trovare nell'informazione corrente qualcuno che vi riferisca che due giorni fa Salah, un bambino di 12 anni, è morto a causa dei bombardamenti dell'aviazione turca su Sinjar, nel nord dell'Iraq, è bene che ne parliamo... continua
15 Giugno
Altri 1.079 chilometri di disumanità per infrangere contro il cemento e il filo spinato brandelli di fraternità. 1.079 chilometri è la misura del muro turco in costruzione al confine con l'Iran. Ormai è quasi completato, come ha rivelato ieri la Commissione sulla migrazione del Parlamento turco... continua
14 Giugno
Non conosco Andrea Furegato. Non conosco le sue competenze e il grado di onestà. So che a 25 anni è il nuovo sindaco di Lodi. So che ha studiato nel liceo della città e all'Università Cattolica di Milano. So che ha vinto al primo turno superando ampiamente la sindaca leghista uscente... continua
9 Giugno
Alberto, Don Adamo e Sara sono ritornati a Odessa da Leopoli mentre Ludovico e Maura restano lì per proseguire con i contatti e la collaborazione con i partner locali. È l'avamposto permanente di Stop the war now, la coalizione di 176 organizzazioni, locali e nazionali coordinate soprattutto dall'Associazione Papa Giovanni XXIII, che dall'inizio della guerra garantisce presenza e sostegno in Ucraina... continua
8 Giugno
Da cosa è stato suicidato Mohamed Mahmoud Abdel Aziz? Dal nostro razzismo strisciante o dalla nostra indifferenza? Dalla crudeltà dei lager libici camuffati da centri di accoglienza o dal sistema globale che produce i profughi dalla pelle nera? Aveva 19 anni e ha deciso di porre fine ai suoi giorni quando ha capito che le torture subite ad Ain Zara in Libia erano condizione peggiore di quelle che si era lasciato alle spalle in Darfur (Sudan)... continua
7 Giugno
Affacciarsi al mattino sul mappamondo dovrebbe essere un gesto salutare come aprire la finestra per "cambiare l'aria" e permettere di rinfrescare gli ambienti. Significa andare alla ricerca di segni di speranza che disperdano il fetore della violenza delle guerre e del terrorismo che continua a viziare l'aria... continua
6 Giugno
Il titolo cubitale inequivocabile della prima pagina dell'Osservatore romano di sabato scorso è: Tagliare le risorse alla sanità è un oltraggio all'umanità. Riprende un'espressione indirizzata da Papa Francesco ai dirigenti della Confederazione Federsanità... continua
3 Giugno
Ci siamo arrivati. Ormai con la guerra ci conviviamo. Assuefatti inconsapevoli guardiamo le immagini del tiggì di turno e ascoltiamo di tattiche e di sfondamenti del nemico e di atti eroici di quelli della nostra parte. Le apparizioni di Zelensky-che-chiede-armi in ogni convention politica, sportiva o dello spettacolo è parte del rito... continua
1 Giugno
In questo giorno, come ogni anno, dovrei scrivere qualche nota per chiedere a me stesso, a chi legge e alle istituzioni, perché domani la Festa della Repubblica dev'essere celebrata con una parata militare. Perché a rappresentare la forma della comunità nazionale scelta nella libertà e nella democrazia devono essere le armi e non l'arte e l'ingegno, il lavoro su cui peraltro è fondata e le famiglie che ne sostengono il cammino tutti i giorni? Per quanto ci si sforzi, finora nessuno è riuscito a convincermi dell'opportunità della parata che ostenta gli strumenti di morte... continua
31 Maggio
C'è un Trattato Internazionale per l'abolizione delle armi nucleari (TPNW) già in vigore ma che l'Italia, come tutti gli altri Paesi Nato non hanno firmato. Farlo sarebbe un passo avanti verso la pace. Ma qualche giorno fa la Commissione Esteri della Camera ha approvato una risoluzione in cui chiede al governo di considerare più attentamente l'adesione al Trattato... continua