248 utenti


Libri.itTILÙ BLU VUOLE BENE ALLA SUA MAMMAMIRALINETTE – COMPAGNO DI GIARDINOIL CIMITERO DELLE PAROLE DOLCIGLI UCCELLI vol. 2
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

5 Maggio 2009 20:52

Come attaccare Berlusconi sul divorzio e passarla liscia [di Saverio Tommasi]

2351 visualizzazioni - 20 commenti

di Saverio Tommasi

Il divorzio è una vicenda privata, dice.
Il divorzio non può fare parte della contesa elettorale, dice.
Avrebbe ragione, in un paese normale non utilizzeremmo una trista vicenda familiare – triste per lui, probabilmente per la signora Lario sarà una liberazione – come argomento contro il premier.

Però.
C’è un però.
Anzi, ce ne sono due o tre. Però però però.

Il nostro è il paese dove il premier e i suoi amici chiamano “assassino” il padre di Eluana Englaro e provano a cambiare il finale di una delle vicende più private che si possano immaginare, diventata pubblica in quanto simbolo.
Siamo il paesetto dove il premier entra in camera da letto dicendo che i Pacs non si possono fare, i Dico  neanche, i matrimoni omosessuali non se ne parla e il preservativo si può usare ma se non si usasse sarebbe meglio. Il paese contrario alla pillola abortiva del giorno dopo, evidentemente molto meglio aspettare tre mesi, fare ingrossare il pupo e abortire con dolore.

Siamo il paese in cui il privato esiste solo come condanna di una serie di comportamenti, il paese dei controllori, dei censori, il paese che condanna e deride.
Ecco perché il divorzio di Silvio Berlusconi è una vicenda pubblica. Perché la “famiglia” è sì privata, ma non se il premier per anni l’ha utilizzata come grimaldello, infarcendone gli spot elettorali e gridando nei comizi la parola “famiglia” come un tempo, neanche troppo lontano, con la lancia in mano e l’elmetto in testa, gridavano “all’assalto” contro i popoli da convertire.

COMMENTI

13 Maggio 2009 23:39

dalla sua posizione di moglie l'ha inquadrato e ce l'ha descritto molto bene... Veronica for president?

alessandra mamone

12 Maggio 2009 20:50

Lui incarna il potere sulla via dell'assolutismo. A lui tutto deve essere consentito perchè mortale al di sopra degli altri.Arroganza e prepotenza sono la sua forza, dispone delle televisioni, della carta stampata, delle televisioni pubbliche.Ha in mano la comunicazione di massa che sa dirigere molto bene e con cui influenza la gente.Lui vince perchè alcuni sperano di diventare come lui.Speravamo nelle masse, sono ancora troppo piccole.

Lorenzo

9 Maggio 2009 17:41

In n paese normale, anche il divorzio di un personaggio pubblico è "cosa pubblica". Ciò dimostra a chi si sono affidati questo popolo inqualificabile e incivile. Questa storia dimostra quanta IPOCRISIA c'è nell'animo di ogni italiota bue, con la memoria corta. Popolo sempre pronto a prostrarsi al potente di turno. Per fortuna ci sono i corsi e ricorsi della storia, vedi la fine di hitler, mussolini, ceasusescu saddam etc.

marxk

9 Maggio 2009 10:51

Trankuilli ! E' grasso che cola x le Europee........ Poverino lo lascia la consorte !!!!!!!!!?????

Giancarlo

8 Maggio 2009 16:03

Se vivessimo in un Paese 'normale', una storia del genere sarebbe rimasta nell'ambito delle mura domestiche. Visto però che il "premier" vanta pubblicamente le sue intimità, inviando oltretuttoad ognuno di noi la propria 'storia', allora nulla può essere più pubblico di chi sul 'pubblico' basa la propria mediocre figura. Da tempo la riservatezza, il rispetto e la tolleranza, figlie della cultura e del naturale comportamento, hanno lasciato ogni spazio all'ignoranza, alla becera grettezza, alla pericolosa stoltezza, relegando questa povera Italia a rango di nazione incivile e arretrata. Chissà quando rivedremo il ... SOLE.

Romolo

8 Maggio 2009 09:20

Che dire... ancora, il dramma si consuma sotto i nostri occhi, purtroppo però sembra che non ci siano argomenti perchè questo lestofante possa vedere diminuire i suoi consensi. Il dramma vero, autentico non è più lui, guitto da avanspettacolo decadente, il dramma è questo popolo a cui ho vergogna di appartenere, è questo popolo fascista e reazionario che continua a votarlo. La storia insegna... e credo proprio che dobbiamo rassegnarci ad una nuova prossima dittatura .

loredana

7 Maggio 2009 16:07

per non dimenticare che ha giurato sui suoi fiigli, più di una volta

anna

7 Maggio 2009 12:53

Secondo me Veronica si è finalmente decisa perchè il marito tante volte ha giurato sulla testa dei suoi figli quando ha voluto dire delle sue verità che per Veronica evidentemente erano menzogne.

Francesco De Simone

7 Maggio 2009 11:20

Non scordiamo mai che dietro un simile personaggio c'è un simil popolo!

Angelo Lamon

7 Maggio 2009 10:49

ci manca ora solo un reality con Silvio e Veronica filmati 24 su 24 giorno per giorno nella villa di Macherio o di Arcore per vedere se fanno la pace e se lui va alle feste dei figli se lo facesse su Mediaset premium Silvio recupererebbe anche i soldi per il divorzio

stefano fusi

6 Maggio 2009 22:57

Usa come una clava contro l'opposizione di sinistra il fatto di aver sollevato e strumentalizzato la vicenda ed aver fagocitato la sua "Signora" dimenticando che per primo il fatto delle veline l'ha sollevato il suo alleato Fini. Se questo no n è strumentalizzare a fini propagandistici ed elettorali il fatto cos'altro dovrebbe essere? Ma gli italiani dimenticano ancher a distanza di un a settimana?

Spera

6 Maggio 2009 20:23

Chi di lama ferisce.......... Mr. Berlusconi è colui che nelle sue televisioni ha messo in piazza il privato, e soprattutto e colui ............. che ha inviato a tutti gli italiani, per farsi la campagna elettorale, quel fascicolo patinato, che faceva vedere lui e la sua famiglia felici e contenti nel parco di famiglia. Il privato o è sempre privato o è sempre pubblico. maurizio

MAURIZIO

6 Maggio 2009 19:21

Siamo alla frutta signore e signori! E' vero,privata ,anzi privatissima è la vicenda così come privata è la vergogna che dovrebbe provare questo esempio italico di essere ipocrita sempre pronto a scagliare gli strali di ogni colpa sulla "feccia comunista". Lui ,pronto idiota al servizio prono dei fondamentalisti cristiani e primo difensore di ladri perbene e speculatori che hanno affossato il paese. Lui ,dedito al viagra in età dove è più consigliabile arrendersi alla pace dei sensi o quasi,si vergogni lui e chieda scusa per primo a chi gli è stato accanto quotidianamente e con amore e la pianti lì di fomentare l'odio di parte anche alla nostra gioventù per i suoi porci comodi che intanto anche per questo novello ducetto nostro signore vede e provvede. Così come sempre ha fatto e sempre farà per ognuno di noi. Valfredo

Valfredo

6 Maggio 2009 19:07

Sono d'accordo non c'è nulla da obiettare, ci vorrebbe solo un'opposizione degna di questo nome sia politica, giornalistica e televisiva, però credo dopo aver visto Ballarò che molti italiani che in berluska si indentifico lo voteranno ancora.

riccardo zanetti

6 Maggio 2009 18:25

Il problema di fondo delle scemenze che fa e dice il premier è che la sua opinione anche se è sempre da "bar sport" domina su tutte le altre. Ogni occasione è ottima perchè conferma il suo dominio nelle tivù (rai compresa).E' una campagna elettorale a suo favore anche quando sbaglia. Sarebbe bene parlare dei divorzi causati da stipendi da fame, o dalla disoccupazione, o da stress causato dal condizionamento della pubblicità sui giovani. Propongo che la tivù pubblica gli dia tanto spazio quanto riesce a dare ad un normale e vero operaio. Non siamo per niente divertiti nel sentire le sue battute cretine sulle donne finlandesi, è ora che i giornalisti dimostrino con coraggio di non essere dei lecchini superficiali e acquistabili .

tizio

6 Maggio 2009 17:06

giustissimo, andrebbe fatto vergognare anche se la vergogna purtroppo non la conosce questo schifoso criminale!

vincenzo

6 Maggio 2009 16:49

la parte dell'Italia che tifa Berlusconi puó essere considerata europea? Ne dubito molto. gt da Monaco

tannino

6 Maggio 2009 16:24

santo cielo,il nome di berusconi mi fa,delirare . non si apre un giornale, una radio una tv. senza sentire il suo nome. cmq. concordo pienamente con la riflessione e commento letto.

carlotta

6 Maggio 2009 14:50

Con la politica-spettacolo introdotta ed usata dal magliaro di Arcore, e' logico che il suo divorzio, causato dalle sue smargiassate, divenga oggetto di pubblica (schifata) conversazione. Per potere nuovamente parlare seriamente di politica, servirebbe che gli oppositori del regime abolissero i loro partitelli e si facesse un'unica lista elettorale antiberlusconiana chiamata, per esempio, "Lista per la rinascita dell'Italia", in cui candidare uomini di cultura e di scienza rispettati da tutti, con lo scopo di rifare della politica una cosa seria e non la sceneggiata ridicola di tette e mafiosi che ha il solo scopo di evitare a Berlusconi di essere processato per i suoi numerosi crimini finanziari.

AB

6 Maggio 2009 14:23

Condivido...! Una riflessione efficace e profonda!

alfonso

COMMENTA