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24 Aprile 2012 10:12

25 APRILE BELLA CIAO FIORE DELLA LIBERTA' CHE VIVRA' SEMPRE

842 visualizzazioni - 0 commenti

di Doriana Goracci

Prima che la Memoria web cancelli, vi mando quanto scrissi 5 anni fa e vissuto in diretta per il 25 aprile. Ricordo con una tenerezza immensa gli amici e il compagno che non c’è più a Molfetta. Il loro sorriso mi accompagna, non scordiamoci che la Liberazione è un esercizio quotidiano…eppure  il vento soffia ancora.


A Molfetta stamattina faceva caldo, era nuvolo, una cappa grigia avvolgeva tutto, la gente ha fatto festa a modo suo, magari svegliandosi tardi… Ma le autorità, erano pronte al “rito” tradizionale.
E’ stata una mattinata cominciata presto anche per certi “altri” molfettesi,  che non hanno dormito.
Tutto era stato concordato perchè si potessero onorare “tutti” i caduti. Il  sindaco Azzollini di Forza Italia e gli assessori di Alleanza Nazionale,  insomma la Casa delle Libertà al completo e i loro fans si erano svegliati  presto: la giunta sopradetta e i suoi giovani con le bandiere americane e  quelle italiane, della Casa delle Libertà s’intende, marciavano in vista di  Piazza Mazzini. Ma qualcosa ha guastato la “festa”.
Il Coordinamento Antifascista di Molfetta, formatosi di recente, dopo  numerose aggressioni e scritte naziste e xenofobe, ha dato vita ad una  resistenza, come dire inaspettata. C’è stata un’onda anomala, forte , molto  visibile nelle forme e nelle voci. La banda accompagnava il corteo ufficiale, “gli altri” cantavano Bellaciaoil sindaco parlava di pace e dei morti tutti (Nassirya in primis) e gli  altri gridavano ora e sempre Resistenza, plotoncini di assessori e donne e  uomini cercavano di frapporsi e impedire la parola, ma “gli altri” si sono  presi la piazza e gridavano vergogna.La giunta di destra, ma se fosse stata  di sinistra non sarebbe cambiata di molto, pensava che “gli altri” avrebbero  potuto tollerare due grandi striscioni esposti con su scritto” Don Tonino  Bello fai fuori i comunisti” e ” Don Tonino Bello santo subito”: subito,  sono stati tolti.”Gli altri” hanno amato Don Tonino Bello.
Hanno fatto i conti male, molto male. “Gli altri” non hanno dato pace, a  quella finta e infame  pace che si vuole far passare per tale. Hanno tentato  di dire lor signori, che sono aperti al dialogo-permettono tutto, anche il  contradditorio. “Gli altri” molfettesi invece non lo hanno permesso. A corteo sciolto il sindaco era molto meno diplomatico che all’inizio:  invitato a cantare Bellaciao, canzone ormai bandita dal 25 aprile, ha detto  rosso in viso, che non gli andava. Non gli è andato giù questo 25 aprile e  se ne è tornato a casa. “Gli altri” prima di farlo, sono andati a fare le pulizie, hanno  scartavetrato le svastiche e le celtiche sui muri della città, hanno trovato  la giusta tinta per coprire le scritte oscene.
“Gli altri” ci sono.
Se qualcuna di quelle figure autorevoli, i fans fascisti al seguito che  continuavano a mostrare il dito medio e il saluto fascista-protetti dalle  forze di polizia- volesse sapere chi era quella signora che nel silenzio ha  gridato “Fuori la guerra dalla storia!” e ha disturbato la loro giornata, è  presto detto: la scrivente cittadina italiana.
Ho manifestato con loro, “gli altri”.
La cappa è sparita da Molfetta, il cielo è tornato celeste e mi dispiace ma  “il vento soffia ancora”…
Doriana Goracci

25/04/2007 17:42:45

13 VIDEO FOTO E ALTRO SU http://www.reset-italia.net/2012/04/24/25-aprile-bella-ciao-liberta-resistenza/


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