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14 Giugno 2013 12:45

09/06 - SANTOS RICEVE IL COSPIRATORE CAPRILES E SABOTA IL PROCESSO DI PACE

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di nuovacolombia

Dopo l'annuncio dell'accordo sul primo punto relativo alla “Politica di sviluppo agrario integrale”, anche se sono rimasti in sospeso alcuni aspetti puntuali che devono essere risolti prima dell'accordo politico generale, sembrava che il processo potesse contare su un clima di relativa fiducia fra le parti.
A cambiare le carte in tavola e gelare i rapporti fra le delegazioni delle parti belligeranti all'Avana, una a dir poco avventata mossa del presidente “Jena” Santos, che ha ricevuto in pompa magna il capo della destra golpista venezuelana, il cospiratore Capriles, mettendo a rischio la partecipazione stessa della Repubblica Bolivariana del Venezuela al Tavolo dei Dialoghi come paese accompagnatore del processo.
Tuttavia, lo stesso  Humberto de la Calle Lombana, capo della compagine governativa all'Avana, ha dovuto ammettere che la presenza del Venezuela è stata fondamentale ed è indispensabile; il Segretariato delle FARC, in un comunicato, ha affermato che l'insorgenza è “molto preoccupata per il compimento di atti che senza dubbio danneggiano la straordinaria atmosfera di pace che siamo riusciti a costruire nei dialoghi”, aggiungendo che “è urgente preservare e consolidare lo storico passo avanti che rappresenta quanto abbiamo finora convenuto sul tema agrario, punto nodale del conflitto, per la costruzione della pace”.
La riunione di Santos con Capriles non è un fatto casuale: avviene pochi giorni dopo la visita di Biden, vicepresidente USA la cui politica istiga alla destabilizzazione del Venezuela.
Il responsabile di questa situazione, Santos, vuole potersi presentare come “il Presidente che ha ottenuto la pace”, ma prende ordini da Washington e incontra non già il leader dell'opposizione venezuelana, ma il pubblico rappresentante di una campagna sovversiva per abbattere il legittimo governo di Nicolás Maduro; dopo questo grave “incidente”, come se non bastasse, Santos chiede di entrare nella NATO, e accusa addirittura le FARC di “minacciare sindacalisti”!
Le bugie e le macchinazioni di Santos non hanno limiti, ma anche la più sfrenata fantasia e la faccia tosta più spudorata si tolgono il cappello di fronte a questo viscido oligarca, inventore dei cosiddetti “falsi positivi”, ex ministro della Guerra di Uribe, da anni al governo di un paese che fonda il suo potere sul terrorismo di Stato (che ha reso la Colombia il paese più insicuro al mondo per i sindacalisti). Una faccia tosta che ha il coraggio di accusare l'insorgenza dei crimini di cui egli è mandante, e l’oligarchia che rappresenta artefice.

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