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17 Dicembre 2013 11:46

Il coinvolgimento dei baha'i nel sociale

997 visualizzazioni - 0 commenti

di filippo angileri


Il coinvolgimento dei baha'ì nell'azione sociale.

Nel suo messaggio di Ridván 2010, la Casa Universale di Giustizia ha chiesto ai bahá'í del mondo di riflettere sui contributi che le loro vibranti comunità in continua espansione possono offrire al progresso materiale e spirituale della società.
Nel novembre del 2012 l'OSED ha pubblicato il documento dal titolo "L'azione sociale" che ha posto  in particolare all'attenzione di coloro che individualmente o attraverso l'associazionismo si sono già cimentati in questo campo. Così nei giorni  23 e 24 novembre, con una full immersion di oltre 12 ore, alcuni amici, aderenti all'associazione di promozione sciale G.Ballerio e  altri ospiti, hanno studiato questo prezioso documento per cogliere il significato, lo spirito e l'indirizzo suggeriti dalla Casa di Giustizia.
Reduce dall'incontro di studio e consultazione, questo articolo, offerto all'attenzione ed alla riflessione di chi lo desideri. è una riflessione personale sul documento e sulle prospettive che esso apre.
Il riconoscimento dell'uomo integrale e della sua più nobile espressione sul piano spirituale, sollecitano risposte sul senso più profondo alla nostra esistenza e sulla comprensione della relazione intima che ci lega alla trascendenza e a tutto il creato. La Rivelazione di Baha'u'llah esige una "radicale trasformazione dell'intero carattere dell'umanità, trasformazione che si manifesti esteriormente ed interiormente ", un cambiamento non solo a livello di individui, ma anche della struttura sociale.
La creazione di una società globale e pacifica che favorisca il benessere individuale e collettivo è al centro della visione bahá'i del futuro e lo sviluppo sociale ed economico è una espressione dell'impegno bahá'í  nel realizzare questa visione.
 All'interno di questo processo di trasformazione, ciò di cui c'è impellente necessità è la costruzione di una comunità globale fondata sulla consapevolezza dell'unità del genere umano.
Nel momento in cui la comunità bahà'ì, ispirata da questa nobile visione, consegue forza, cioè acquista conoscenza e consapevolezza e si consolida attraverso i modelli dell'azione e gli strumenti indicati dalla Casa di Giustizia, l'impegno dei singoli e delle comunità nei confronti del miglioramento del mondo diventa sempre più imperativo ed incisivo.
Grazie alle dinamiche generate dall'istituto di formazione, operante in tutto il mondo, ogni credente è chiamato allo studio ed all'azione con atti di servizio, anche elementari,  permeata da spirito di devozione e puro altruismo verso ogni essere umano.
Nelle relazioni e nelle conversazioni con i nostri vicini su tematiche significative riguardanti lo scopo della vita ed i principi ideali a cui possiamo ispirarci, oppure nei dibattiti pubblici, nei luoghi della cultura, nelle libere assemblee, nel mondo delle associazioni e del volontariato, nell'ambito dell'informazione e dei mass media, là possiamo portare una nuova visione ed infondere entusiasmo e fiducia per una trasformazione personale e collettiva.
Il documento dell'OSED è molto  articolato e non tralascia nessun aspetto o implicazione che possa riguardare questo impegnativo campo d'azione.
Il modo di operare adottato nel campo dello sviluppo socio economico si basa sull'apprendimento nell'azione, caratterizzata da un'alternarsi di azione, riflessione, consultazione e riesame delle visioni e strategie.  Nell'azione sociale alcuni assunti fondanti definiscono le caratteristiche del processo, proprie del pensiero baha'ì:
la civiltà ha una dimensione spirituale ed una materiale .
l'umanità è giunta alla soglia della sua maturità collettiva .
nel mondo esistono forze che animano processi costruttivi orientati alla piena maturità .
le relazioni sociali, devono essere ridisegnate alla luce della Rivelazione di Bahà'ù'llàh .
la necessaria trasformazione deve avvenire simultaneamente a livello di coscienza individuale e nella struttura delle istituzioni sociali .
L'obiettivo dell'azione sociale, da un punto di vista bahà'ì, è la promozione del benessere delle persone, a qualsiasi condizione sociale, etnia o credo appartengano. Poiché il proselitismo non appartiene alla cultura bahà'ì, lo scopo di ogni progetto di sviluppo non è quello di proclamare la Causa o sollecitare conversioni, bensì la trasformazione sociale, operata attraverso l'applicazione dei principi della Fede ed il ricorso del sapere assimilato nei vari campi dell'impegno umano.
Gli elementi che definiscono la struttura concettuale dello sviluppo socio-economico bahà'ì  riguardano la coerenza tra dimensione spirituale e materiale, la partecipazione universale, la costruzione di capacità, i diversi livelli di complessità, il flusso delle risorse.
Circa i metodi da adottare, alcuni concetti sono illuminati, in un'atmosfera che incoraggi il distacco da punti di vista personali, senza confondere opinioni con dati di fatto.
Conseguire la coerenza tra le convinzioni e la pratica non è un compito da poco. Un'incrollabile convinzione della nobiltà degli esseri umani, capaci di sottomettere le passioni più basse e di manifestare qualità celestiali, serve a proteggere dal pregiudizio e dal paternalismo, che violano la dignità delle persone.
La giustizia è la  bussola che deve guidare lo sforzo di distribuire le risorse in base alle necessità reali e alle aspirazioni della comunità piuttosto che secondo i capricci e i desideri di pochi privilegiati. Il principio della parità delle donne e degli uomini apre la strada alle donne non solo perché esse assumano il loro ruolo di protagoniste dello sviluppo e traggano beneficio dai suoi frutti, ma anche perché a quella metà della popolazione umana sia sempre più data importanza nella riflessione sullo sviluppo. Questi pochi esempi illustrano quanto i principi spirituali debbano guidare la pratica dello sviluppo.
In sintesi, ulteriori concetti chiave che a mio avviso sono emersi dallo studio sono:
sviluppo delle potenzialità individuali, delle comunità e delle istituzioni
progetti di azione sociale generati  su base locale attraverso la lettura dei bisogni del territorio e della sostenibilità dei singoli progetti; i progetti devono essere condotti a loro volta dagli stessi soggetti che attraverso processi di consultazione hanno preso all'iniziativa.
Evitare posizioni esclusiviste che malauguratamente possono generarsi e indurre a pensare che ci siano formule miracolistiche magnificate da atteggiamenti impropriamente e inopportunamente trionfalistici.
Scongiurare la tendenza a "cristallizzare" comprensioni e prassi, il che mal si concilia con la natura dinamica dei processi di sviluppo organico, in un continuo divenire che richiede flessibilità e sveltezza mentale, acutezza, profonda maturità spirituale.
L'apprendimento e l'umiltà nel servizio sono le parole chiave che contraddistinguono ogni atteggiamento propriamente bahà'ì, in qualsiasi campo d'azione.
Ravvisare le necessarie interazioni e sinergie in coerenza ed affiancamento con i piani globali di crescita in atto per la promozione del processo di entrata in truppe e massiccia espansione della comunità.
Mentre, in appropriati contesti, possono essere accettati sostegni finanziari per progetti di carattere umanitario, i bahà'ì non accettano di utilizzare fondi di fonti esterne per portare avanti gli affari interni della comunità.
Gli sforzi per lo sviluppo sociale ed economico, condotti da singoli individui, gruppi o consigli direttivi, sono destinati non solo ai bahà'ì, ma a persone di qualsiasi credo e hanno l'obiettivo di suscitare la più ampia partecipazione possibile.
 
Una riflessione finale.
L'impegno nelle attività socio-economico è una questione tanto complessa quanto delicata, soprattutto se la si vede affrontare, come è doveroso, in coerenza e conformità con i principi etici e spirituali della Fede.
La necessità di non generare false dicotomie, di non ridursi a semplificazioni fuorvianti, impone un approfondito studio e riflessione collettiva a partire dalle esperienze pluriennali, patrimonio di tutta la comunità, dell'associazione di ispirazione baha'ì Gianni Ballerio. E' importante valutare alla luce di questo ultimo documento le iniziative future che gli amici penseranno di poter avviare, cercando, saggiamente, di diffondere una cultura della partecipazione e integrazione ed agendo con la necessaria flessibilità ed apertura mentale.
Chiunque lo desideri può cimentarsi in questo campo, purché ciascuno trovi modo di esprimere le proprie potenzialità e virtù  senza dar vita, anche inconsapevolmente, a tensioni  e fraintendimenti rispetto alle attività di base a cui non possiamo sottrarci e che svolgono il ruolo di motori di crescita nella costruzione di comunità prospere e felici.
Non dimentichiamo che " tutti gli esseri umani sono stati creati per far avanzare una civiltà in continuo progresso..."
Gian Paolo Soddu
 L'Azione Sociale, Documento preparato dall'Office of Social and Economic Development,  presso in Centro mondiale baha'ì, 26 novembre
 
PS  grazie  per  l'opportunità.
 
filippo

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