26 Aprile
di Associazione nazionale Nuova Colombia
L'organizzazione Escuela Nacional Sindical ha denunciato in Colombia che negli ultimi 4 anni, ovvero dall'approvazione del Trattato di Libero di Commercio con gli Stati Uniti nel 2011, sono stati assassinati 105 sindacalisti.
Con notevole faccia tosta, il governo colombiano aveva "realizzato" nel 2014 il piano d'azione per "migliorare le condizioni del lavoro e prendere misure per ridurre la violenza contro sindacalisti e combattere l'impunità". Demagogia miscelata con retorica e propaganda, evidentemente.
La Escuela Nacional Sindical, dedita alla ricerca e allo studio relativamente al settore sindacale, afferma tuttavia che "il piano d'azione sul lavoro non è stato concluso, i suoi effetti sono distanti dagli obiettivi iniziali e le informazioni sul suo sviluppo non sono complete né dettagliate".
Dai risultati della ricerca si evince infatti che fra il 7 aprile 2011 ed il 31 marzo 2015, sono state registrate 1933 aggressioni a membri di differenti sindacati, fra attacchi e minacce, con un drammatico saldo di 105 assassinati.
La Colombia conferma puntualmente il suo triste primato di essere il paese più pericoloso al mondo per i sindacalisti, vittime dei carnefici del terrorismo di Stato al servizio delle multinazionali e dell'oligarchia al potere.