19 Febbraio
Il superbonus è costato ad ogni italiano 2.000 euro? Se allo Stato è costato 100 miliardi e gli italiani adulti sono 50 milioni, il dato pare innegabile. Certo però è che sono diffusissimi i casi di chi ha comprato a basso costo immobili da ristrutturare, li ha ristrutturati facendo superpagare allo Stato la ristrutturazione, poi li ha rimessi in vendita a prezzi ovviamente maggiorati. Risultato: in troppi casi il superbonus ha travasato soldi dalle tasche dei contribuenti (lo Stato) a quelle dei soliti furbi. Lo Stato dovrebbe recuperare il bonus da chi ha venduto dopo aver usufruito del superbonus.
Troppi politici, italiani ed europei, non hanno alcuna cultura economica. Ignorano che l'economia è un territorio che mal sopporta intrusioni più o meno ideologiche, di "estetica" politica. Costringere l'economia tra lacci e laccioli, minimi e massimi, è sport diffuso tra politici e sindacalisti bancarottieri.
Il fallimento del comunismo in Russia, uno dei paesi più ricchi del pianeta, non pare aver insegnato molto: si parla del muro di Berlino, si parla della fine dell'Urss, ma del fallimento di una ideologia politica che ha pervaso l'intero secolo ventesimo nessuno parla. Il virus sta nella deresponsabilizzazione individuale che troppe misure cosiddette civili si trascinano dietro.
Superbonus, minimi salariali, redditi di cittadinanza, appartengono alla serie delle idee pericolose, da erogare col contagocce. Tutti ammettono che il superbonus doveva essere una misura provvisoria, ma appena qualcuno accenna a dismetterla, ecco spuntare chi la vuole mantenere. L'edilizia ne soffrirebbe troppo? Certo, chiunque smette di drogarsi, soffre sempre di astinenza.