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28 Febbraio 2023 09:14

Iran Centinaia di bambine avvelenate a scuola

54 visualizzazioni - 0 commenti

di Tonio Dell'Olio


Una vicenda raccapricciante: non esiste altro aggettivo per descrivere quanto accaduto negli ultimi mesi a Qom, in Iran. In questo centro per eccellenza degli studi sciiti, centinaia di bambine sono state avvelenate intenzionalmente a scuola, con l'obiettivo di far chiudere definitivamente gli istituti formativi femminili. Il ministero della Salute ha ammesso l'intenzionalità dell'avvelenamento, anche se i dettagli dell'accaduto non sono del tutto chiari. Secondo quanto riportato dai media locali, dalla fine di novembre si sono registrati casi di avvelenamento respiratorio in centinaia di bambine di 10 anni di età che frequentavano le scuole di Qom. La sostanza tossica usata era un composto chimico disponibile non per uso militare. Di fronte a ciò, riferisce l'agenzia Irna, lo scorso 14 febbraio i genitori di alcune allieve hanno manifestato davanti al governatorato della città per "chiedere spiegazioni". E ieri, il viceministro della Salute, Youness Panahi, ha rivelato che "alcuni individui volevano che tutte le scuole, soprattutto quelle femminili, fossero chiuse". Al momento, non sono stati resi noti eventuali arresti. Il ministero dell'istruzione ha comunque ribadito la sua collaborazione per trovare la fonte dell'avvelenamento. Ma i casi si moltiplicano anche in altre città: a Borujerd, nel centro del Paese, nelle ultime 48 ore, riporta l'emittente Bbc Persian, oltre 90 studentesse delle scuole superiori si sono recate in ospedale con sintomi di avvelenamento. (L'Osservatore romano, 27.02.2023, p. 5)

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