8 Marzo
C'è un ragazzo che è timido con le donne, porta i capellilunghi fino a qui e poi, e soprattutto: piange! A volte perché è commosso, a volte perché semplicemente è triste, fatto sta che piange. A me fin da piccolo hanno insegnato che I RAGAZZI NON PIANGONO. Nè se ti sei scapicollato dalla bici, nè se è successa una cosa brutta, nè se sei rimasto bestialmente solo: i ragazzi non piangono. Mai. Mica siamo femminucce.
Bene, il ragazzo di cui (a sua insaputa) sto parlando un giorno si trova ad affrontare un casino grosso, cioè che un suo caro amico - si può dire un fratello - sembra messo malissimo, almeno in apparenza, pronto a tirar le cuoia da un momento all'altro. Lui prende la macchina, si fionda sul posto e prende in mano la situazione - medici, telefonate, coordinamento, rassicurante e pratico come un veterano di guerra. E non ha pianto mai, manco un istante. Magari, passato tutto, a casa sua si sarà fatto il suo pianterello. Ma sul momento, una roccia. S'è comportato cioè - secondo gli anziani criteri miei e di chi m'ha cresciuto - "da vero uomo". Non so che cosa vuol dire 'sta storia, salvo l'affetto e l'orgoglio che viene nel raccontarla. Magari è solo un regalo dell'ottomarzo, alle ragazze - e ai ragazzi - che provano a capirci qualcosa.