445 utenti


Libri.itCOSÌ È LA MORTE?LA PESTE SCARLATTAPAPÀ HA PERSO LA TESTALA REGINA DELLE NIAGARA FALLSLA SIRENETTA
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

18 Aprile 2023 17:37

Ragnatela

61 visualizzazioni - 0 commenti

di Tonio Dell'Olio

È il nome dell'inchiesta che arriva oggi in aula di tribunale a Bologna e prende le mosse dal fallimento della casa di riposo Sassocardo di Porretta Terme. Nel corso del 2016 questa venne infatti depredata da due persone ritenute vicine alla 'ndrangheta, di cui uno, segnala Libera, sarebbe legato al clan Barillari-Foschini di Crotone. Segnala Libera perché l'inchiesta nasce dal bel documentario "Ipossia montana", vero e proprio esempio di giornalismo investigativo, di Sofia Nardacchione e Andrea Giagnorio della rete di Libera Bologna. Si tratta delle orme opache e minacciose della penetrazione delle mafie in ogni area del Belpaese e ben oltre. Presenze che solo in pochi, attenti e attrezzati, riescono a intercettare e a denunciare. La speranza è che questo processo possa costituire un modello di cooperazione tra antimafia giudiziaria, investigativa e sociale che sempre di più deve diffondersi per dare respiro alla legalità democratica di cui abbiamo bisogno come il pane. Soprattutto quando sembra che questa esigenza sia come scomparsa dai radar della politica. Intanto un plauso a Funzione pubblica della Cgil e Bologna Città metropolitana che si sono costituite parti civili nel processo.

COMMENTA