19 Aprile
"i fascismi li consegnarono ai carnefici" (18 aprile 2023). Questa dichiarazione, apparsa su tutte le testate giornalistiche dell'intero mondo, è figlia di una persistente, inossidabile distorsione della Storia.
Il libro pubblicato nel 2019, "GIUDEICIDIO - CHI, QUANDO, CHE COSA SAPEVA? " di Fausto Carratù, cita il parere, rilasciato nei riguardi dell'Italia, dal prof. Daniel Carpi, un ebreo, docente all'Università di Tel Aviv, che visse gli anni dello sterminio nazista degli ebrei (1942-1945): "[gli Italiani costituirono] ....l'unico caso in Europa che non collaborarono con i tedeschi nella persecuzione degli ebrei". A testimoniare non è un presidente qualsiasi di una qualsiasi repubblica, ma un ebreo il quale, pur definendo Mussolini "equivoco", sulla questione degli ebrei, assicura che "non condivideva l'opinione dei tedeschi". E aggiunge "non un solo comando italiano durante la guerra collaborò con i nazisti contro gli ebrei...", al punto che un esasperato Eichmann, braccio destro di Himmler nella deportazione degli ebrei, dopo ripetute e vane richieste di deportazione degli ebrei dall'Italia, face la esplosiva dichiarazione: "Non si può collaborare con gli italiani. Manca loro il minimo di onestà necessario". Migliore riconoscimento all'Italia e agli italiani di allora non poteva essere tribuito.
Una vulgata dura a morire, perchè per decenni ha assicurato e tuttora assicura facili consensi elettorali a parecchi partiti politici, continua a mietere vittime, inducendo gli italiani a credere ad una informazione non solo storicamente errata, ma pure infamante verso i loro genitori, parenti e conoscenti, e con essi verso l'intero popolo italiano.