24 Maggio
Mercoledì 24 maggio alle 9:30, alcunə attivistə di Extinction Rebellion sono entratə nella sala dell'Assemblea con i vestiti impregnati di fango, durante la comunicazione della Giunta circa lo stato di emergenza in atto per denunciare le responsabilità dell'amministrazione regionale nell'attuale situazione emergenziale e chiedere un cambiamento radicale nelle politiche ecologiche regionali. Il movimento chiede la revisione del Patto per il Lavoro e per il Clima attraverso un'Assemblea Cittadina regionale e l'introduzione dell'obiettivo regionale di neutralità climatica al 2030.
La crisi climatica è qui e ora, come reso evidente dalle straordinarie precipitazioni e le conseguenti alluvioni nella nostra Regione. 14 sono le morti e oltre 30 mila le persone sfollate nella Regione negli ultimi giorni a causa dell'emergenza metereologica e idrogeologica.
Melissa, attivista di Extinction Rebellion e residente a Faenza, ha vissuto momenti di estrema paura vedendo l'acqua salire nella sua via. "Nonostante io fossi una di quelle persone che ha già avuto attacchi di eco ansia, non mi aspettavo di vivere un'esperienza del genere. Adesso siamo a 14 vittime climatiche. Vittime della crisi climatica e non vittime di maltempo."
Infatti, nonostante troppi politici e giornali continuino ancora a chiamarlo "maltempo" e a sminuire in modo imperdonabile la gravità della situazione, gli scienziati del CNR-IRPI affermano chiaramente che l'alluvione che sta devastando l'Emilia-Romagna in questi giorni è collegata alla crisi climatica. Eventi meteorologici estremi sempre più frequenti e suoli sempre più incapaci di assorbire acqua sono due delle manifestazioni dell'emergenza climatica, causata dalle emissioni antropiche di gas serra.
Le nostre istituzioni sono abituate ad attivarsi seriamente solo per tamponare i danni, quando è già troppo tardi. Gli anni scorsi è stata la siccità, quest'anno le alluvioni, quale sarà la prossima emergenza?
Il governo della Regione Emilia-Romagna non ha piani credibili di mitigazione o adattamento alla crisi climatica. In primis, vuole raggiungere la neutralità climatica nel 2050, una scadenza scandalosamente in ritardo rispetto agli allarmi lanciati dalla comunità scientifica internazionale.
Ma non solo: la nostra Regione è la terza in Italia per consumo di suolo e la prima per cementificazione in aree alluvionali, nonostante la legge "contro il consumo di suolo" di cui tanto si vanta Bonaccini. La Regione continua a finanziare cementificazione e impermeabilizzazione del suolo, che contribuiscono a far sì che una pioggia di eccezionale intensità si trasformi in un'alluvione devastante. Si continua poi con la realizzazione di grandi opere, come il rigassificatore di Ravenna e l'allargamento del Passante di Bologna, che hanno conseguenze terribili sulle emissioni di CO2 e sulla salute di cittadine e cittadini.
Vogliamo che la nostra comunità si risollevi, ma che riparta in una direzione completamente diversa. È per questo che esigiamo che la Regione si attivi immediatamente per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, indicendo un'Assemblea Cittadina regionale che definisca le politiche di adattamento e mitigazione da adottare. Attacchi mediatici e repressione istituzionale non ci spaventano: continueremo a entrare in azione, con amore e rabbia, fino a che non otterremo quello che chiediamo.
Ufficio stampa di Extinction Rebellion Bologna: stampa.xrbologna@gmail.com
Materiale e visual a disposizione in questa cartella di rete: https://drive.google.com/drive/folders/1ivQlW-w20yV0F_AL8qoSKQyjj_fEhIGg