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1 Giugno 2023 16:42

Condannare i mafiosi alla lettura

98 visualizzazioni - 0 commenti

di Tonio Dell'Olio


Carmelo Musumeci è un attivista molto noto per le sue campagne contro il "fine pena mai". Per i reati commessi è rimasto per ben 27 anni in carcere, alcuni dei quali trascorsi nel regime di 41bis, il carcere duro. Durante il tempo della reclusione ha conseguito la licenza di scuola media e un diploma di scuola secondaria, si è laureato in Scienze giuridiche e, poi, in Filosofia. È intervenuto in questi giorni scrivendo: "Mi hanno colpito queste parole del Presidente della Repubblica Mattarella sul centenario della nascita di don Milani: "Mai far tacere i libri". Ed ho pensato subito alla grande differenza fra i diritti dichiarati e quelli applicati". Racconta: "Un giorno lessi in un libro queste parole di Don Milani, che mi colpirono molto: 'Siete proprio come vi vogliono i padroni: servi, chiusi e sottomessi. Se il padrone conosce 1.000 parole e tu ne conosci solo 100 sei destinato ad essere sempre servo'. Queste parole mi diedero l'energia e la forza di studiare e di non arrendermi alle difficoltà che trovavo nell'istruirmi da solo e senza libri". Infatti Musumeci ha dovuto superare molti ostacoli e sottostare a divieti incomprensibili come quello che non consente l'ingresso di libri per i detenuti condannati al carcere duro e, alla luce della sua esperienza, conclude con un po' di ironia (ma non tanto): "Penso che ci dovrebbe essere una buona legge per 'condannare' i mafiosi a leggere libri".

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