2 Giugno
I belli e le besti
La meglio gioventù impugna pale e badili per aiutare il paese ferito dal dissesto ecologico; e insieme
non rinuncia a denunciarne i motivi. Ma c’è chi invece aiuta la catastrofe, per ignoranza e egoismo.
Avremmo voluto completare questa pagina con le immagini, di ordinaria cronaca, degli automobilisti che poco prima
della catastrofe romagnola si trovarono ad affrontare le proteste di alcuni giovani ecologisti che, sui raccordi romani,
si permisero di interrompere brevemente, e pacificamente, il traffico per protestare contro l’ irresponsabile
criminalità delle classi dirigenti adulte che, di fronte al disastro planetario all’orizzonte, si rifiutano di prendere misure di sicuerzza.
Le foto mostravano energumeni, i volti contratti dall’ira, che calavano dai loro Suv per afferrare rabbiosamente le ragazze e i ragazzi e strascinarli ferocemente sull’asfalto. Liberando così la via ai loro inquinantissimi e inutilissimi carri.
Quei volti, tuttatia, erano tanto orrendi, tanto darwinianamente eloquenti, da suscitare più pietà che indignazione. Non ci siamo sentiti di pubblicarli. Non, soprattutto, con quelli dei nostri fratelli e figli di ora o di sessant’anni fa.
Allora, quei volti di ragazzi civili presagirono un Sessantotto. Chissà.