7 Settembre
Qualche giorno fa Il Manifesto ha pubblicato una denuncia di Alex Zanotelli, direttore di Mosaico di pace, sulla politica armiera del governo. "Crosetto non ne vuole sapere della legge 185 - scrive Zanotelli - perché secondo lui è un freno ad un'attività industriale che è chiamata ad operare in un contesto internazionale molto competitivo. I 'commercianti' della Difesa lamentano lungaggini, problemi autorizzativi di anche 6-8 mesi che pregiudicano la vendita di armi. Insomma, la 185 ingabbia. Quindi battaglia a viso aperto contro questa legge". E, rispetto alla campagna contro le Banche armate che sostengono il credito al trasferimento di armi, aggiunge: "Il ministro trova assurdo che le banche arrivino a bloccare pagamenti per le armi, autorizzati dai diversi ministeri e che 'decidano di chiudere i rubinetti ad attività del tutto legali'". Crosetto arriva a chiedere addirittura di creare una banca ad hoc per supportare l'export di armi. Inoltre chiede di smantellare l'attuale Autorità di controllo per le autorizzazioni su tale commercio (Uama) e di sostituirlo con uffici dei ministeri competenti. Insomma tutti elementi che fanno esultare di gioia gli industriali della morte legale che sono fieri di essere riusciti a promuovere la nomina a ministro della difesa chi nella vita precedente era presidente dell'Aiad, la confindustria delle aziende d'armi.