6 Ottobre
In buona sostanza sono due le obiezioni che Chicco Testa, ambientalista pentito, muove in maniera sprezzante a Papa Francesco e alla sua Laudate Deum. In un messaggio afferma che il Documento è "praticamente un riassuntino delle più scontate tesi ambientaliste" e termina annotando: "Ps In qualche capoverso si parla anche di Dio". Per quanto mi riguarda non auspico altro che questi "riassuntini" si moltiplichino e si diffondano. Per il bene di tutte e tutti. Perché tra le tesi più "scontate" viene detto in mille modi che tutti siamo parte del creato e immersi in essi. Prendersi cura dell'ambiente significa prendersi cura anche di noi stessi. Sarà "scontato" ma è sotto gli occhi di tutti che tanti imprenditori, economisti e politici non l'hanno compreso e, nonostante la ripetizione dei riassuntini, continuano a inquinare, a depredare indiscriminatamente il sottosuolo e a causare il cambiamento globale del clima. Riguardo poi a Dio, non conosco il credo religioso di Testa e pertanto non so in quale Dio creda, se crede. Se avesse solo vaghe nozioni di catechismo cristiano, avrebbe compreso che quella Esortazione parla del Dio creatore dall'inizio alla fine, in ogni singolo segno grafico. Varrebbe la pena far sapere a Testa che, come Francesco d'Assisi, ci sono persone che incantandosi di fronte a un filo d'erba o a un'alba marina riconoscono Dio, lo invocano e lo ringraziano, talvolta ripetendo: Laudate Deum.