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24 Gennaio 2024 18:11

Gideon Klein, Viktor Ullmann, Benjamin Fondane e Arnold Schönberg - Le loro voci dal silenzio della Shoàh

38 visualizzazioni - 0 commenti

di Paolo Farinella, prete


Gideon Klein, Viktor Ullmann, Benjamin Fondane e Arnold Schönberg 

LE LORO VOCI
DAL SILENZIO DELLA SHOAH
 PALAZZO DUCALE GENOVA
28-01-2024 H 16,30
   Chiedo scusa a ciascuna/o, a tutti/e perché invio una Newsletter,
a breve distanza dalla precedente
.
Sono attento a calibrare gli invii, specialmente perché noto che le mie Newsletter sono molto lette e non voglio essere invadente.
Bisogna essere rispettosi delle persone che ricevono.
   Oggi, sono preso alla sprovvista e devo scrivervi, ritenendo  IMPORTANTISSIMO
 invitarvi a partecipare  a un grande appuntamento.
   In un tempo in cui in Italia, in Europa e nel mondo sta riemergendo un sentimento antisemita, solo in parte dovuto al dramma che si consuma sotto i nostri occhi a Gaza, assistendo alla SPROPORZIONATA VENDETTA DI ISRAELE con ecatombe di inermi e innocenti, dopo il MASSACRO del 7 ottobre 2023 di innocenti e inermi, a sua volta frutto di una CANCRENA che da 76 anni non si vuole risolvere.
  Tutti siamo coinvolti, guai a noi se permettiamo il rigurgito antisemita che nella storia recente è la madre di tutti i razzismi, delle manifestazioni naziste e fasciste che ringalluzziscono ovunque, nel tentativo di farci piombare ANCORA nella NOTTE BUIA DELLA RAGIONE.
Chi non crede ha come riferimento la Costituzione che all'art. 3 è radicalmente antirazzista e alla XII disposizione transitoria e finale, vieta ogni «riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista». Chi crede ha come riferimento Gesù, ebreo per sempre e i primi cristiani erano tutti ebrei, come lui
   Nel contesto storico deprimente di oggi, non possiamo rintanarci nelle nostre piccole e meschine sicurezze, quasi che fossimo fuori del mondo. NON POSSIAMO, NON DOBBIAMO, NON VOGLIAMO.
SIAMO PRIGIONIERI
DI QUESTO MONDO
E SE NON LO CAMBIAMO NOI,
LO CAMBIERANNO ALTRI
A MODO LORO.
Palazzo Ducale, Fondazione per la Cultura; la Fondazione Giorgio e Lilli Devoto; l'Associazione Cultura&Musica San Torpete-ODV; l'Associazione Franco Pucciarelli; il Teatro Universitario di Genova «Il Falcone»;
      DOMENICA 27 GENNAIO     ALLE ORE 16,30 INVITANO
        A PALAZZO DUCALE, SALONE  DEL MINOR CONSIGLIO,

per una immersione di vita nell'infamia infernale della Shoàh per ascoltare le voci che nemmeno i forni crematori e le inimmaginabili torture hanno potuto spegnere, voci che giungono fino a noi perché sono il vertice della nostra Cultura, della nostra Civiltà.
   Noi promotori della Giornata, non abbiamo mai voluto fare commemorazioni «dovute» per pietà
o per prassi.
   Ogni anno, abbiamo scelto di scendere nell'abisso della desolazione per risorgere, decisi e rinati, a vivere perché
NON SUCCEDA MAI PIÙ,
in noi, in Italia, in Europa, nel Mondo.
   Ascolteremo i compositori  Gideon Klein e Viktor Ullmann
il poeta rumeno Benjamin Fondane, TUTTI MORTI A AUSCHWITZ con il compositore Arnold Schönberg, sopravvissuto, ma esule per tutta la vita.
   Entriamo, dunque, nei lager e in silenzio ascoltiamo le VOCI DAL SILENZIO di donne e uomini jiddish e il salmo 137/136 scritto nel secolo VII a.e.v. dagli Ebrei deportati come schiavi a Babilonia (Iraq) da Nabucodonosor II:
  «Ai salici di quella terra/     appendemmo le nostre cetre/
 come cantare i canti del Signore/ in   terra straniera... mi si attacchi la   lingua al palato/ se lascio cadere
il tuo ricordo/ Gerusalemme».

Anche allora, come oggi,
«per non dimenticare»
.

Nulla, dunque, è cambiato?
   Noi possiamo cambiare il mondo perché conserviamo la MEMORIA. Per questo è impossibile restare chiusi  nel proprio privato e dietro  l'alienazione della tastiera che ci fa  leoni di pezza e vittime della nostra  ignoranza e della stupidità che prova
a prendere il sopravvento sull'intelligenza del pensiero.
  Oggi, non domani, ora e non poi è   
tempo di uscire dal nostro esilio e dai  «lager dei social» per alimentare il nostro spirito e il cuore di Parole di carne e di vita, di Poesia e di  Musica, di Letteratura e Cultura  perché solo se abbiamo fame di tutto  ciò, sazieremo la nostra sete di  giustizia e riscatteremo il non-senso con il significato, l'oblio con la  Memoria con-ricordata e con-vissuta.
  Appuntamento a Palazzo Ducale domenica 28 gennaio 2024 alle ore  16:30 per riprenderci un pezzo di vita  e riportarlo nel tempo del sogno, nel  desiderio della speranza che un  mondo nuovo è possibile perché noi  non siamo più figli di schiavi, ma  padri, madri, nonni e nonne, docenti e alunni, figli di libertà e di   civiltà. I compositori e il poeta, rucidati ad Auschwitz, sono morti, ma essi vivono nella loro musica e poesia e noi li facciamo risplendere nel cielo della vita, a differenza dei loro aguzzini che, uccidendoli, sono   morti per sempre perché ma non hanno potuto annientare la loro voce e la loro Arte. Se noi li   ascoltiamo, siamo parte di quella resistenza che non si arrende mai e che resiste sempre al male che nazismo e fascismo sono per sempre
 
QUESTA È LA POTENZA DI «ESSERCI».
Non andiamo a teatro. Noi andiamo nel cuore della vita e la vogliamo tutta per noi e per tutti, senza distinzione di razza o di provenienza. DOMENICA 28 gennaio 2024:
       IL MINOR CONSIGLIO,
    SARÀ IL «LUOGO» DELLA COSCIENZA DEL MONDO.
(v. sotto Bottone:)
«SHOAH-2024».
Genova, 24-01-2024
Paolo Farinella, prete
 paolo@paolofarinella.eu
«SHOAH2024»


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