295 utenti


Libri.itGLI UCCELLI vol. 2LINETTE – COMPAGNO DI GIARDINOI DUDÙ VANNO A SCUOLA?IL BRUTTO ANATROCOSOCIOPILOPI MARZO 2024 – SULLA MORTE E SULLA VITA
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

9 Marzo 2024 10:11

La città delle donne

49 visualizzazioni - 0 commenti

di Riccardo Orioles


8 marzo 2024
In una città italiana, di cui non occorre fare il nome perché ormai si somigliano tutte, una ragazzina viene aggredita e violata nel centro del principale parco cittadino, a pochi passi dalla via principale, alla vigilia della principale festa. Le guardie, che teoricamente avrebbero dovuto esserci, non ci sono. Nello stesso luogo s'era già consumato, anni prima, un fatto analogo ma cio non aveva impedito d'installarvi a pochi passi uno spazio giochi per i bambini. La festa, il giorno dopo, è proseguita regolarmente e senza scosse (i maschi festeggiavano un'altra ragazzina, massacrata molti anni prima). Il sindaco, alla prima occasione, ha ricordato con nostalgia le gioie dei suoi tempi, quando gli allegri giovanotti molestavano virilmente le ragazze per le vie della città.
Che c'è da protestare? Siamo un bel po'oltre la protesta. Ci sarebbe da ribellarsi fisicamente: ma tuttavia, poiché teoricamente saremmo ancora in una democrazia, con strumenti teorici di elezioni, usiamoli questi strumenti, finché ci sono. Allora, "votate per me", "votate per il mio partito"?
Manco per idea. Votate invece per una lista tutta e solo di donne. Solo per una volta, in una sola città: così, tanto per provare. E poi vediamo se dopo, in altre città e momenti, l' esempio viene seguito. Varrebbe la pena provarci, tanto per uscire dal solito cerchio "aggressione- dibattito-protesta-tutto come prima".
Una volta, una lista del genere ci fu, ai tempi del Gapa, per salvare una scuola di quartiere; non andò male. Una volta, delle bande di ragazzacce ci furono, che attraversavano la città di notte, fischiando e schernendo a gran voce i "maschi padroni (quelli rimpianti dell'attuale sindaco), invertendo le parti.
Ma a ricordar tempi civili si resta soli. Pensiamo al futuro, dunque.

Ma un futuro prossimo.
Alla prima occasione.

COMMENTA