5 Giugno
Ci sono progetti oggi a Bologna che possono far guadagnare i cittadini coinvolgendoli in un?iniziativa economica sicura, ecologica e pulita, ma di cui nessuno parla. A dicembre l?ex assessore alle politiche abitative Amorosi, del comune di Bologna, aveva presentato un progetto per l'installazione di 92 impianti fotovoltaici sulle case di proprietà del Comune per sfruttare gli incentivi del Conto energia del decreto Scajola. Da circa un mese tutti i progetti sono stati approvati. Quindi per i prossimi 20 anni ENEL pagherà al Comune l?energia prodotta dai pannelli ad un prezzo così vantaggioso da far guadagnare sia il Comune che i cittadini, questi ultimi se coinvolti. Un secondo step, progettato da Amorosi, infatti prevedeva la partecipazione dei cittadini al progetto con l?introduzione di un azionariato popolare diffuso: i cittadini-azionisti si sostituirebbero ad una eventuale banca creditrice. punto di vista economico, i cittadini diventano azionisti, sostituendosi alle Banche, nel finanziamento dell'investimento, guadagnandoci (secondo una prima stima), loro, un utile sicuro sull'investimento intorno al 7,45% (una tasso eccezionale no?!), il Comune un utile annuale da reinvestire nelle case popolari. Amorosi ha lasciato il suo incarico e oggi non ci sono più garanzie che questo progetto si realizzi e che si realizzi questa possibilità di azionariato popolare. Siamo cittadini bolognesi, a conoscenza di questo progetto e della sua seconda fase, e chiediamo ai cittadini italiani interessati, di aiutarci a diffondere questa idea e ad aderirvi, affinché si realizzi. Sarebbe la prima volta che in Italia, come già da tempo in Germania, si fanno guadagnare dei soldi ai cittadini, per produrre energia, invece di mettergli solo delle tasse. Il costo del progetto è stimato pari a circa 19 milioni di euro, la superficie coperta coi pannelli è di 30.000m² e l'energia prodotta annualmente è circa 5 milioni di KW/h. Grazie alle tariffe incentivanti previste dal decreto il progetto consente non solo di recuperare tutti i costi di investimento, ma anche un utile netto stimato, nell'arco dei 20 anni, pari a circa 15 milioni di euro. TUTTO È CERTIFICATO DAI TECNICI DEL COMUNE DI BOLOGNA