25 Luglio
A favore dei cittadini Libanesi. Cari amici vi sto scrivendo per denunciare il delitto umanitario che sta sconvolgendo il mio paese che lentamente sta subendo una catastrofe, lo faccio per la mia salvezza, per quella dei fratelli libanesi e per tutto il mio Paese. Vi faccio un breve racconto di ciò che sta accadendo: metà del Libano è isolato in quanto 40 dei ponti maggiori sono stati distrutti, la mia famiglia che abita nel sud del paese non ha cibo; carne, pane e verdure costano tantissimo in quanto sono stati danneggiati, inoltre è pericoloso raccogliere dai campi. Missili infuocano giorno e notte i villaggi del sud. Beirut è sottoposta a durissimi bombardamenti, gran parte dei ponti sono polverizzati anche nella capitale, l?aeroporto è gravemente devastato, così come la maggior parte delle strade che collegano il Libano alla Siria. Oggi anche il porto è stato bombardato e noi siamo imprigionati. Alcuni libanesi sono obbligati a rimanere fuori dal Paese e parecchi stranieri di tutte le nazionalità sono obbligati a rimanere qui. Non c?è cibo, non c?è gas, non c?è benzina, non abbiamo possibilità di comunicare tramite posta. La situazione a Bekaa e al nord è pure compromessa dai bombardamenti e tutto questo è accaduto in soli 3 giorni! La situazione è in escalation ora per ora! Siamo sotto la minaccia dell?intossicazione chimica da quando alcuni depositi di combustibili sono sotto tiro. E c?è anche di peggio, da quando due villaggi del sud, Kafarshooba e Hetta, sono stati bombardati con armi chimiche proibite e sostanze tossiche. I rifugiati che hanno trovato nascondiglio in rifugi di fortuna sono completamente isolati senza nemmeno il minimo delle scorte vitali chiedono di potere respirare attraverso tessuti bagnati, cercando in ogni modo di evitare intossicazioni respiratorie. Centinaia di civili sono stati colpiti, uccisi in ragione di qualcosa che mai avrebbero immaginato. La zona più colpita dal massacro interessa circa 25 villaggi del Marwaheen che erano stati scelti come rifugi in montagna, a seguito dei bombardamenti israeliani. Nessuno è rimasto vivo! La regione del Dahieh (zona suburbana del sud di Beirut) è stata completamente devastata, come Hiroshima ? i suoi abitanti, quelli che sono rimasti vivi, stanno fuggendo in altre regioni ove edifici pubblici, scuole private hanno aperto le loro porte per ricoverarli ? alla luce di queste notizie io mi auguro che queste parole non vadano perse ? non so cosa chiedere esattamente ? non so se siete a conoscenza del fatto che il meeting delle UN di giovedì prossimo non sembra volere decidere il "cessate il fuoco", si è percepita una contraddizione nelle dichiarazioni delle UN. Tutto ciò che io vorrei è la salvaguardia dei diritti umani. Io non sto chiedendo di entrare nell?argomento relativo al problema, ma vorrei che si risolvesse al di là degli scopi della guerra. Cosa possono fare i giovani della nostra comunità ? Vorranno i governi del mondo ascoltare le voci delle prossime generazioni ? Io realmente non so cosa chiedere, ma so che devo chiedere aiuto. Vi ringrazio di avere letto le mie parole, è come se vi avessi passato un pezzetto di me stessa. L? MSIC, con l?aiuto di alcune ufficiali IFMSA (ringrazio Layal, Claire e Vlad) hanno preparato una petizione da spedire alle UN, a UN Security Council, all?Unione Europea e ad altre Organizzazioni non governative, istituzioni che lavorano per la salvaguardia dei diritti dell?uomo. Per aderire alla petizione per favore cliccate: http://www.petitiononline.com/Jul06Leb/petition.html Poniamo fine ai crimini contro l?umanità, alle guerre. Per favore allargate l?appello ai vostri famigliari, amici Dio benedica il Libano L. Lara M.N. El-Zahabi, MD President - LeMSIC Lebanese Medical Students\' International Committee Vice-President - IFMSA International Federation of Medical Students\' Associations Private Address American University of Beirut - Medical Center P.O. BOX: 11-0236/E20 Beirut - Lebanon Mobile: +961 3 702635 Fax: +961 1 366098 IFMSA General Secretariat c/o World Medical Association BP 63 012 12 Ferney-Voltaire Cedex France
26 Luglio
non so come esprimere la mia solidarieta' e il mio dolore per quanto sta accadendo in Libano. sappia che molte persone di buona volonta' sanno che Israele sta compiendo atti criminali e terroristici non solo in Libano ma anche in Palestina. israele è un paese che ha violato 72 volte le risoluzioni dell'ONU. ha violato il trattato di non proliferazione nucleare. applica le punizioni collettive, che sono un crimine contro l'umanita' e via dicendo. mi sconvolge il silenzio dei media di fronte a questo. in Palestina è in atto un genocidio e tutti tacciono. nemmeno una piccola sanzione o un piccolo bombardamento, magari umanitario su Israele.
marco butti
30 Luglio
Che dire, è terribilmente assurdo quello che sta succedendo da tempo in Medio Oriente. Ho firmato la petizione. E' ancora più assurdo e inconcepibile l'indifferenza di buona parte del Mondo. Sono italiano e mi vergogno solo sapendo quello che sta succedendo, mi vergogno di appartenere alla Terra ( come terrestre), ma vedo con stupore e indignazione che Israele, l'America e tutti quelli che appoggiano il massacro, non provano, almeno, un briciolo di colpa per quello che stanno facendo o non facendo. Sulla terra esistono quelli di serie A, che tutto possono e decidono liberamente della vita e della morte degli altri e quelli di serie B, che vivono solo per essere scannati. Se questo non è razzismo, terrorismo elevato all'ennesima potenza, allora cos'è: il Diavolo? IL Male in persona venuto sulla Terra sotto sembianze umane? E Dio dov'è? Dove..... si trova in questo momento? Perchè non fa assolutemente nulla? Purtroppo, queste bestie feroci affamate di sangue, non si fermeranno davanti ad una petizione. Forse, forse, se milioni di persone di ogni stato del mondo riesca ad insorgere ed a cambiare i propri governanti, riesca a chiudere definitamente ogni industria delle armi sulla terra, riesca ad eliminare completamente i traffici di armi, droga, bambini, forse, forse, forse qualche piccolo risultato (per la Pace) si noterebbe nel mondo.
Andrea Cammarota