10 Maggio
di Laura Tussi
UNA PARTITA TRUCCATA La farsa teatrale della liberazione di LAURA TUSSI La nostra classe dirigente è evidentemente sottomessa e servile rispetto ai detentori del potere nel mondo, ottusi e caparbi perché non sono consapevoli di agire a favore dell?estinzione dell?umanità, per l?eccesso di conflittualità e nefandezze nel mondo. Gli Stati Uniti d?America si nutrono di un sostrato sociale di gente fallita, di ex detenuti del vecchio continente con una storia di vergogna e crimine, che hanno agito e operato, soprattutto in America Latina, dove imperversavano scuole di tortura e terrorismo, di squadroni della morte, di desaparecidos e connivenze assurde di potere con organizzazioni di spionaggio, di ?alto? spionaggio? Rispetto al diritto internazionale l?occupazione dell?Iraq da parte degli Stati Uniti d?America è già illegittima: è fuorilegge. La fasulla democrazia che vige tra i due ?opposti? schieramenti, nonostante le bombe sugli abitanti civili inermi, è osannata da Allawi, capo del governo fasullo iracheno, emanazione degli Stati Uniti d?America, che si è recato alla Casa Bianca a ringraziare Bush per le ?buone azioni? in favore dell?Iraq. Dunque il nostro governo italiano, in quanto suddito e sottomesso, non si pronuncia circa la vera paternità del rapimento delle due volontarie di ?Un ponte per?? ?Forse perché si è trattato di una strumentalizzazione di gusto teatrale della CIA e connessi, allo scopo di ricavare consensi e vantaggi dalla suddetta coalizione e dai benemeriti servi. Avrebbero voluto ottenere il discredito della resistenza irachena (quella vera e non il terrore) tramite la presunta resistenza che sequestra addirittura pacifiste antiamericaniste, come con il giornalista Enzo Baldoni; l?allontanamento dal territorio iracheno di due militanti volontarie pacifiste di ?Un ponte per??; il merito per la plateale liberazione; il merito dello stesso governo Berlusconi e, il colmo dei colmi!, rispetto all?opposizione ?inerme? di fronte alla gravità della situazione!?il tutto grazie alle destrezze del sottosegretario Gianni Letta. Dunque le due Simone sembrano essere state due strumenti inconsapevoli ed occasionali di un giochetto, un marchingegno teatrale, la cui regia è ben lontana dagli scranni del governo italiano. Nell'Iraq si sta bruciando ciò che resta della civiltà occidentale-europea sempre più inselvaggita dal neoliberismo e da una squallida patologica americanofilia, se è vero che i suoi rappresentanti trovano normale quanto i fuori legge yankee continuano a farvi con rinnovata virulenza in termini di illegittimi bombardamenti terroristici con il pretesto di colpire supposti ricercati, in termini, dunque, di illegittima caccia all'uomo, mentre dovrebbero semplicemente andarsene, lasciando a popoli arabi il difficile compito di riportare un minimo di vivibilità e risarcendo il paese dei miliardi e miliardi di danni arrecatogli in uomini e cose. Ma essi persistono senza alcuna veste giuridica sì in nome della sola legge della barbarie, né l'Onu, totalmente screditata per sfacciato asservimento agli Usa, ha alcun diritto morale d'intervenirvi. L'Iraq è il peggio che potesse avvenire nella storia dei nostri giorni: è un grande investimento di armi, è un?immane fabbrica di morte a scopi di lucro e di potere. LAURA TUSSI