18 Agosto
di paolo
Sig. Direttore, molte persone con ridotte capacità motorie, visive o uditive, si trovano, purtroppo, ad essere ancora in parte discriminati poichè uno scalino o la larghezza di una porta o il bagno inadeguato sono loro di impedimento nelle varie occasioni di vita sociale. L'eliminazione delle barriere architettoniche è un diritto del cittadino sancito dalla Costituzione. Con la legge n. 13 del 1989, finalmente, sono state introdotte tre condizioni, che dovrebbero essere rispettate anche in qualsiasi edificio privato: l’accessibilità; l’adattabilità, la visibilità. Invece, nelle nostre città italiane sono ancora presenti tante barriere architettoniche, malgrado le leggi che ne impongono l'eliminazione. E’ scandaloso, però, che a violare le leggi e i diritti dei disabili sono gli impedimenti esistenti presso i Tribunali e gli Uffici dei Giudici di Pace. Alcuni Tribunali, per esempio, andrebbero chiusi immediatamente e i responsabili rimossi dall’incarico. Essi, uguali a tanti altri Uffici Giudiziari Italiani: impediscono l’accesso ai disabili, sia quando sono parti nel processo, sia quando sono testimoni; sono inadatti all’attesa dei disabili durante le tante ore delle udienze; sono mancanti di qualsivoglia servizio igienico, sia per i disabili sia per i non disabili. Identica cosa è per gli Uffici Comunali di tanti paesi e città d’Italia. Naturalmente, i disabili, come altre categorie deboli, non hanno rappresentanti politici e sindacali che li tutelano, quindi, anche loro, devono subire e tacere. Mi aiuti a promuovere una campagna contro le barriere architettoniche presso gli uffici pubblici e gli ospedali. Al fine di formare un dossier da inviare agli organi competenti, invitiamo i cittadini a mandare le segnalazioni di uffici pubblici inadeguati a presidente@associazionecontrotuttelemafie.org - presidente@malagiustizia.eu – giangrande.antonio@alice.it www.associazionecontrotuttelemafie.org www.malagiustizia.eu Antonio Giangrande Presidente ASSOCIAZIONE CONTRO TUTTE LE MAFIE