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3 Marzo 2009 20:18

acqua in bocca

2310 visualizzazioni - 6 commenti

di concetta centonze

Data: Lunedì 2 marzo 2009, 15:12 (La documentazione a cura di don Luigi Cons) Mentre si parla d'altro il governo... avvia il processo di privatizzazione dell'acqua. Mentre nel paese imperversano discussioni sull'eutanasia, grembiulino a scuola, guinzaglio al cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica. Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica. Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da multinazionali (le stesse che possiedono l'acqua minerale). Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori. La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L'acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto. L'acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo. Acqua in bocca. FATE GIRARE : METTETENE A CONOSCENZA PIU' GENTE CHE POTETE Anche se qualcuno ha già ricevuto questa mail non importa, essere consapevole di quel che accade nel nostro paese non è mai abbastanza.

COMMENTI

9 Marzo 2009 18:06

Certamente è un problema molto serio che va tenuto costantemente monitorato. Non mi meraviglio del modo con cui Berlusconi tratti tutti i problemi che non lo riguardano "personalmente" in modo quantomeno becero. Ma i parlamentari progressisti che ci stanno a fare! Non denunciano questa situazione paradossale? Se ne deve occupare, come credo abbia già fatto, solo la Gabanelli?

maurizio

7 Marzo 2009 11:34

Grazie Concetta per tener sveglio l'interesse. Io son rimasto basito nel leggere il comma della finanziaria... è il caso di postare anche gli interventi di Alex ZANOTELLI, per esempio (http://www.youtube.com/watch?v=AWK9VrNoYVQ&eurl=http://www.facebook.com/posted.php?id=1523745899&start=10&hash=93ef7ff2e203561b2f610f8950765764), oppure il breve e istruttivo video sulla rivolta boliviana (http://www.youtube.com/watch?v=TLHtZMpGSXI&eurl=http://www.facebook.com/posted.php?id=1523745899&start=10&hash=93ef7ff2e203561b2f610f8950765764) Grazie

Sandro Centonze

6 Marzo 2009 18:25

Si, prepariamoci alla battaglia per l'acqua.Il governo conservatore - reazionario di Berlusconi con la complicittà dei padroni delle acque minerali, si appresta a ricattare i cittadini innalzando il prezzo di un bene naturale come l'acqua di cui l'uomo non può fare a meno a rischio della sua estinzione. Questi criminali speculano su questo bene che è l'acqua, di fondamentale bisogno per la vita di qualsiasi essere vivente sulla terra. Non c'è altra scelta: che fare con chi aumenta il prezzo di un bene naturale come l'acqua del 300% (e chi non ha i soldi non beve e non si lava)?annientare con qualsiasi mezzo questi CRIMINALI.A questo punto i metodi buoni non servono a nulla.

anonimo

5 Marzo 2009 18:12

E' la più grande porgheria che un governo possa fare. Mi auguro che tanti cittadini, e partiti polituci, associazioni, società civile, debbono protestare, se ciò non si avranno risultati, dovremo valutare di indire un referendum.

raffaele govoni

5 Marzo 2009 11:36

In merito alla "gestione capitalistica" dell'acqua, mi pare che questo concetto riassuma esattamente quanto indicato nel testo originale che prevede e promuove in primis una visione economistica di un bene indispensabile. Non so se la lettera in questione è stata scritta da Alez Zanotelli, ma anche questo non mi sembra un problema. Inoltre è vero che il processo di privatizzazione dell'acqua era già stata iniziata dalla ministra Lanzillotta ei tempi del governo Prodi e già da allora si è cercato di ostacolare questa ingiustizia. L'acqua in quanto bene indispensabile deve rimanere in mano pubblica e non deve essere soggetta a leggi di mercato che per loro natura perseguono il profitto. Profitto e sopravvivenza marciano su binari diversi.

Bruna

4 Marzo 2009 13:03

Sono uno laureando in Scienze Ambientali e sto conducendo una piccola inchiesta privata sulla gestione dei servizi idrici locali in Italia. Mi sono imbattuto in questa lettera e mi piacerebbe avere qualche risposta. Non scrivo con intento polemico, semplicemente vorrei capire meglio. Nella lettera si afferma che "Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica". Io ho letto l'articolo citato e sinceramente non ho trovato riscontro diretto a questa affermazione. Nell'articolo si legge "Le disposizioni del presente articolo disciplinano l'affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, in applicazione della disciplina comunitaria e al fine di favorire la più ampia diffusione dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi di tutti gli operatori economici interessati alla gestione di servizi di interesse generale in ambito locale, nonche' di garantire il diritto di tutti gli utenti alla universalità ed accessibilità dei servizi pubblici locali ed al livello essenziale delle prestazioni, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettere e) e m), della Costituzione, assicurando un adeguato livello di tutela degli utenti, secondo i principi di sussidiarietà, proporzionalità e leale cooperazione" Quanto all'affidamento, anche solo parziale, dei servizi idrici locali a società private, anche io esprimo tutta la mia perplessità, per non dire contrarietà, ma per quanto ne so non si tratta di qualcosa che viene introdotto da questo decreto. Già nel testo unico ambientale (Decreto legislativo 152/2006) si parla di questa possibilità. Non ho ancora chiaro il quadro normativo e ancor meno ho chiara la sua evoluzione temporale, ma ho l'impressione che sia poco chiaro anche a chi ha scritto la lettera in questione. Tra l'altro facendo una piccola ricerca ho trovato che molti siti e blog riportano le stesse testuali parole di questa lettera, che se non ho capito male sono riprese da una lettera di Padre Alex Zanotelli. Fermo restando che sto ancora studiando la questione e che sono attualmente convinto della necessità che questi servizi rimangano pubblici, mi chiedo se sia questo il modo corretto di affrontare la questione e di diffondere le notizie. Grazie per l'attenzione.

Raffaello Taurino

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