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4 Marzo 2009 20:00

Mito e realtá in Sudafrica

498 visualizzazioni - 0 commenti

di Gino Barsella

Johannesburg, la metropoli sudafricana dagli imponenti grattacieli e grandi autostrade che la attraversano e delle immense distese di tetti della township nera di Soweto, non finisce di stupire. Tutto parla del mito. Le torri del museo dell’apartheid che stampano verso il cielo parole di libertá, giustizia, riconciliazione… Il grande tempio di Regina Mundi a Soweto, dove nel 1976 la polizia dell’apartheid fece un massacro sparando sulla folla riunita nella chiesa in assemblea... Le ex miniere d’oro e i dormitori dei minatori neri che furono all’origine del ghetto nero piú famoso del mondo... La Fondazione Mandela che offre il perenne ricordo di come il Sudafrica riuscí a liberarsi, senza vendette, di un regime infame e razzista costruendo una moderna democrazia che fa del pluralismo etnico e culturale e della giustizia i suoi valori fondanti. Ma oggi Mandela è molto anziano e sempre meno presente. Non è stato facile succedere al mito. Oggi la politica sudafricana, che affronterá le elezioni il prossimo aprile, deve fare i conti con ben altre situazioni. Una crescente criminalitá (otto volte quella degli Usa) foraggiata da problemi di povertá ancora irrisolti e dall’abbondanza di armi disponibili nella regione. Classi politiche corrotte (mafiose, si sussurra...) coinvolte in scandali che vanno dal commercio di armi a gravi questioni di moralitá in campo economico come personale. Nuovi progetti di legge tendenti a ridurre gli spazi per la libertá di informazione ed espressione. Un po’come ovunque. Un po’come in Italia... Tutto questo mentre il Sudafrica si prepara – con grande impegno finanziario,infrastrutture, appalti... – ad organizzare i Mondiali di calcio del 2010. Che immagine ne verrá fuori? Ma il mito rimane reale, perché è davvero esistito e ha sempre qualcosa da dire, non solo al Sudafrica. Quando il futuro è nebuloso sarebbe utile e cruciale guardare ai buoni esempi del passato. Gino Barsella, Johannesburg, 4 marzo 2009.

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