Collaborazione di Federico Marconi e Lorenzo Vendemiale
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Montaggio di Andrea Masella
Grafiche di Michele Ventrone
La Juventus, una delle squadre italiane più titolate e conosciute al mondo, è al centro di una tempesta giudiziaria.
La procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio per 12 top manager tra cui anche l’ex-presidente Andrea Agnelli, mentre venerdì 20 gennaio il Tribunale federale si pronuncerà sulla richiesta della Procura federale di riaprire anche il processo sportivo contro la squadra controllata dalla famiglia Agnelli. Secondo gli inquirenti, tutto il top management della società avrebbe messo in piedi una serie di misure correttive illegali per far tornare i dati di bilancio, frodando di fatto gli azionisti. Al centro delle attività illecite ci sono le plusvalenze fittizie, ma anche la cosiddetta “manovra stipendi”, ovvero gli accordi segreti presi con alcuni calciatori per posticipare il pagamento degli stipendi, senza comunicarlo alla Borsa, assicurando alla società un apparente taglio dei costi di quasi 100 milioni di euro. L’inchiesta di Report raccoglie per la prima volta tutti gli atti d’indagine, tra cui i contenuti rimasti finora inediti di alcuni interrogatori eccellenti e la ricostruzione dettagliata di quanto accaduto con il calciatore più rappresentativo e più costoso della storia del club torinese: Cristiano Ronaldo. Un’inchiesta che risale anche alle responsabilità di chi, nelle istituzioni del calcio italiano, non ha visto e non ha affrontato un problema che era già stato più volte segnalato dalle autorità di controllo sui bilanci della Federcalcio.
Le domande rivolte alla Juventus FC e le risposte ricevute
17 gennaio 2023: come è prassi di Report, la Nota della Juventus FC è stata pubblicata integralmente sul sito internet del programma allegandola alla stessa inchiesta. In trasmissione abbiamo riportato l’unica affermazione di contenuto presente nella nota ovvero che la Juventus “respinge fermamente le ipotesi accusatorie e rivendica la correttezza del proprio operato”. Quanto al resto delle affermazioni riportate nella Nota, facciamo presente che il nostro giornalista ha preso contatto con l’ufficio stampa della Juventus oltre un mese fa. In data 22 dicembre ha inviato un appunto in cui spiegava il taglio dell’inchiesta e poneva alcune possibili domande da rivolgere al club. Il 3 gennaio, come si vede dall’inchiesta, si è recato alla conferenza stampa dell’allenatore Allegri per porre una di queste domande. Solo una, perché il club vieta che i giornalisti facciano più di una domanda in conferenza stampa. Allo stesso modo abbiamo più volte chiesto all’ufficio stampa di poter intervistare un rappresentante della Juventus, anche legale, che spiegasse la posizione del club, ma la risposta è stata sempre negativa. In merito ai documenti di cui si parla nella nota stampa inviata ieri (documenti che in parte sosterrebbero le tesi difensive del club), nessuno di questi documenti è stato prodotto a Report, che pur ne aveva fatto richiesta per visionarli. L’unica risposta è stata: leggete i nostri comunicati stampa. Questo dimostra che da parte del programma c’è stata la massima disponibilità a dare voce alla società, una disponibilità che però non è stata accolta.