Con: Howard Johnson, registaFilm-maker e regista di "Deep Roots Music"Il documentario in sei parti Deep Root Music fu un'autentica rivelazione quando fu trasmesso in sei puntate per la prima volta dalla televisione inglese nel 1982. A quel tempo c'era veramente poco materiale filmico sul reggae a disposizione a parte le riprese dei concerti e delle interviste a Bob Marley. Il punto di vista di autori e registi stranieri sulla musica e cultura giamaicana si era rivelato attraverso le infrequenti proiezioni di 'The Harder they come' e 'Rockers'. Per il fatto che Johnson è nato e cresciuto in Giamaica e si è avvalso della collaborazione di figure importanti della scenal reggae, Deep Root Music presenta un autentico punto di vista sulla direzione che il reggae stava prendendo al momento in cui fu realizzato ed i suoi primi episodi esplorano anche le intime radici di questa musica attraverso il folk giamaicano e le forme musicali legate alla religione sull'isola. Il risultato è stupefacente e Deep Root Music contiene importantissimo materiale filmato su Miss Lou, Tommy McCook e gli Skatalites, Bunny and Skully, Count Machuki, Sir Lord Comic, Jackie Edwards, Delroy Wilson, Bunny Lee, Johnny Clarke, Prince Jammy, Prince Jazzbo, i Mighty Diamonds, Dennis Brown, Lee 'Scratch' Perry, Errol Thompson, Charlie Ace, Jack Ruby Hi-Power, Bobby Culture, Micky Simpson, Icho Chandy e molti altri attraverso la magnifica narrazione di un grande del reggae come Mikey Dread. In questa session Howard parlerà della sua esperienza di film maker e di come nacque Deep Root Music. Ci parlerà inoltre di altri suoi progetti cinematografici che ha girato in Giamaica, UK e USA.ore 18.00 RASTA IN THE DANCEHALLSpecial guests: Luciano, Cocoa-T, Michael Rose e Alborosie Dai suoi inizi il reggae è sempre stato una musica ribelle, con canzoni di lotta e di protesta già in evidenza negli anni dello ska e con l'espressione della ribellione in notevole crescita con l'avvento del reggae alla fine degli anni sessanta. Un fattore importante coincdente con la crescita della 'rebel music' è stata l'espressione in musica della mistica Rastafari che è sempre stata un punto focale della cultura del ghetto da cui il reggae ha preso forma. Dopo l'avvento della musica digitale e della dancehall comunque molti artisti hanno abbandonato le liriche 'conscious' per seguire la diffusa tendenza della volgarità spesso a fondo sessuale, la cosiddetta 'slackness' o la descrizione e spesso l'esaltazione della violenza del ghetto con le 'gunman lyrics' Nell'ultimo decennio comunque si è assisitito ad una sorta di rinascimento Rasta nella corrente del reggae classico mentre il 'ragga' è rimasto spesso legato al discutibile immaginario degli anni '80 e '90. In questo incontro esploreremo l'atteggiamento di quegli artisti la cui militanza sociale e spirituale non è mai venuta meno, neanche nell'era della slackness o delle gunman lyrics. Saranno con noi Cocoa Tea che scrisse canzoni Rasta quando questo tipo di liriche non era più in auge, Michael Rose che ha scritto importanti canzoni ‘conscious’ durante una lunghissima carriera che ancora è lontana dall'essere conclusa e Al Borosie, l'artista italiano stabilitosi in Giamaica che ha nella spiritualità e nelle conscious lyrics uno dei punti fermi della sua attuale poetica.
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