"Siamo tornati alla preistoria della scuola - dice Patrizia, insegnante di scuola elementare - la riforma prevede un taglio di 150 mila docenti in tre anni. Il maestro unico vuole dire eliminare tutte quelle attività come laboratori e uscite didattiche. La morte del tempo pieno porterà a un dopo scuola a pagamento". La manifestazione, a cui si sono aggiunti gli universitari, dà l'idea della trasversalità della protesta contro una riforma che penalizza l'intero sistema della pubblica istruzione: "doveva essere un presidio, è diventato un corteo, che replicheremo con ogni probabilità il 30 ottobre".
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