A distanza di quarant'anni dall'evento, la memoria dei testimoni deve lasciare il posto alla riflessione storica: solo in questo senso il "68" è ancora vivo e interroga la coscienza dei contemporanei. Esso dunque non va "dimenticato", né esaltato come depositario di presunte attualità. Eppure in tempi recenti è stata la destra a richiamarlo in causa come evento originario di molti mali del presente, riattualizzandolo impropriamente e facendone un idolo polemico, simbolo negativo di un’epoca da cancellare. Anche in questo caso l'unica risposta è la "buona storia”.Interventi di Barbara Pollastrini, Riccardo Sarfatti.Vedi anche:Il '68 è attuale?
Prima parteIl '68 è attuale?
Seconda parte23/10/2008
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