Walter Ciusa incontra Pasquale Squitieri al Lido di Venezia, in concomitanza con il Festival del Cinema. Squitieri parla dei giovani, della politica, della mancanza di identità del nostro Paese. Ore e ore di monnezza, dibattiti politici vuoti, campanilismo esasperato, parole al vento, perdita di senso, giornalisti schierati, Media schierati, discussioni senza un inizio ed una fine. Insomma è un grande bluff e una grande perdita di tempo questo "Politically Trash" in TV.Poi capita di girare random al Festival di Venezia e di incontrare il Cavaliere Solitario.Pasquale Squitieri. Questa volta percepisco in lui un fascino strano, diverso rispetto alla prima intervista che gli ho fatto. Gli punto la camera e lui parte.10 minuti di sostanza, 10 minuti di analisi lucida, fredda, di ricerca di un senso, nelle cose e nella vita politica.Non pensavo. Avevo conosciuto lo Squitieri grande masticatore di linguaggi cinematografici, lo Squitieri per nulla demagogico nell'analizzare la necessità di riaprirsi al mercato a 360 gradi come negli anni 50/70 - la stagione d'oro del cinema italiano - e ora conosco lo Squitieri analista politico e storico di questo Paese, il grande malato dell'Occidente. Pasquale buca il video, la sua voce è ferma, lo sguardo è ipnotico, gli argomenti di discussione alti e profondi.Sopra a tutti, c'è la mancanza di identità culturale di un Paese ormai frammentato e diviso in tante parrocchiette, ognuna che rivendica una propria fetta di potere, e la citazione dell'amico Toni Negri che ha suddiviso i poteri forti in Italia in : Mafia al sud, Vaticano al centro, banche e finanza al nord (e quando questi 3 poteri si uniscono, sono cazzi amari per tutti).Poi casualmente incontreremo Toni Negri. I 2 Cavalieri Solitari se ne andranno, soli, a cenare insieme all'Hotel Excelsior. Il fedele scudiero li accompagnerà.... Promosso da Arcoiris tv Bologna
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