Ho deciso di fare un film su Casagrande perchè mi piacciono le storie di perdenti con un passato da vincenti......Una vita al massimo, o come direbbe il suo ex compagno di scuola Vasco Rossi , una vita spericolata.Casagrande non conosce soste, brucia le tappe come un velocista, già a 13 anni la prima sbronza, a 14 la prima trombata, a 15 è rappresentante d’istituto. Studia e lavora fin da subito per aiutare il padre che ha il vizio del gioco.Per questo motivo il padre a 18 anni gli intesta la attività di trasporti di cui è titolare, con annesse responsabilità e cinque operai.Di giorno lavora, di notte disegna, beve, forse tromba quando ce la fa, a volte va a prendere il padre disperato, alle bische clandestine; è lui che gli presta i soldi.Per sostenere il peso e la fatica Casagrande sente la necessità di una donna che lo sostenga.Morena è la sua prima moglie, da lei avrà 1 figlio……Lavora come un cane, ma una fiamma lo arde dentro, l’Arte.Ha una casa al Pratello a Bologna, siamo alla fine degli anni 70, Casagrande apre casa a tutti, inizia un sodalizio costruttivo con il grande Giorgio Celli, che oltre essere entomologo di successo, è brillante scrittore; sarà Celli a scrivere il manifesto degli In-attuali, manifesto culturale di 3 giovani artisti tra cui Casagrande. Promosso da Arcoiris tv Bologna
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