Abbiamo iniziato con il bravo critico palermitano Gregorio Napoli, chiudiamo con lui proprio davanti all'Excelsior. Gregorio tira le somme di un Festival difficile, vuoi la concorrenza con altri Festival, vuoi qualche scelta sbagliata, vuoi lo sciopero degli sceneggiatori negli States...ma il giudizio è positivo, come ci sembra equilibrato il cappello introduttivo di Gregorio."E' un momento di riflessione della Settima Arte, non si trovano facilmente dei capolavori...Ho l'impressione che il Direttore Muller abbia ben saputo amalgamare il tema dell'Evoluzione Sociale, il tema dell'Intimismo, il tema della ricerca figurativa nel film di Kitano e ne " Il Seme della discordia", che non è stato capito...invece è un film informale, pop, ricco di cultura figurativa, che purtroppo la critica italiana, anche quella giovane, non ha saputo intuire e capire...Il tema centrale, che è quello della bioetica, dell'inseminazione artificiale (Il Seme della Discordia, appunto), viene riportato in un canale poetico, non in un canale piattamente televisivo, come i dibattiti che noi vediamo ogni sera sul piccolo schermo; questa è la grandezza del film di Corsicato".Poi c'è anche spazio per una mia constatazione, sul Cinema, sulla Cultura, su Napoli. E' una cosa che mi chiedo da un po' di tempo...Perchè Napoli torna così alla ribalta, e perchè- soprattutto in Italia- la Poetica del conflitto sembra l'unico modo per produrre Cultura in questo Paese vecchio e superconformista? Promosso da Arcoiris tv Bologna
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