Sul tema delle migrazioni, a cui è costretta da sempre la povera gente, ecco un racconto di Davide Lajolo: Vigin, come tanti italiani, dovette emigrare dal suo amato paese di Vinchio nell’Astigiano verso l’Australia. Dice Vigin: “l’emigrazione è la condanna più ingiusta per l’uomo”.Il racconto è introdotto e letto da Valentina Archimede nipote di Davide Lajolo, il partigiano Ulisse, nato a Vinchio tra le verdi colline, che – lui diceva - si accavallano all’orizzonte come le onde del mare.L’evento si è svolto presso la quercia secolare in località La Ru nella Riserva Naturale della Val Sarmassa ed è stato organizzato dalla Associazione Culturale Davide LajoloVisita il sito:
www.davidelajolo.it
2 Settembre 2009
12:21
"x fortuna storie cosi amare non si ripetono piu'" ??!! non capisco questa frase, il mondo e le persone d'oggi non sono cosi' migliori di quanto fossero ieri. Capisco l'immigrazione verso l'ignoto, conosco quelle zone d'australia come il tableland e i lavori duri che ci sono tuttora, ma non mi sembra l'inferno come lo dipinge. Oggi gli italiani emigrati in australia amano la loro seconda patria, hanno tutti risolto i loro problemi e chi iniziava raccogliendo la canna da zucchero ora ha la sua farm. Invece oggi chi in italia ama questa nazione? penso solo che oggi molte piu persone sognano di lasciare questo paese corrotto...
marcor