Del cosidetto processo Breve, che poi vuol dire processo prescritto; della decisione di vendere i beni confiscati alla mafia, col rischio assai probabile di restituirli ai prestanome dei boss (anziché affidarli ancora a "Libera" e ai ragazzi di don Ciotti per un uso realmente sociale);dei tagli irresponsabili alla scuola e alla ricerca; del degrado ambientale a cui nessuno provvede nonostante il ripetersi delle catastrofi. Su questi temi, il secondo appuntamento di "Libertà e giustizia" con i romani davanti alla fermata autobus di Torre Argentina ("cantoni animati 2") si è svolto, come annunciato, sabato 28 novembre. Brevi comizi nello stile di "Speaker corner", controinformazione con volantini e dialogo coi passanti,molti dei quali si sono messi in fila per firmare l'appello di Roberto Saviano al Presidente del Consiglio perché ritiri il ddl sul "processo breve". Il successo dell'iniziativa, a cui cerco di dare un contributo con i miei video, è confermato dalla decisione di L&G di moltiplicarla, nella stessa giornata, in diverse città italiane.