L’interesse crescente per questo straordinario artista, attivo nel pieno Novecento, mette in luce il desiderio collettivo di ritrovare nell’arte un valore universale e duraturo, al di là delle ideologie e delle mode.
Hopper, annoverato tra i pittori realisti della "Scena Americana", rivela oggi qualcosa di più che forse era sfuggito ai critici e commentatori del suo tempo: un senso ontologico profondo ed enigmatico, la cui comprensione e interpretazione in rapporto al nostro tempo, può darci un prezioso insegnamento oltre che per quanto riguarda l’arte, per la nostra stessa vita.Relatore: Nicola VitaleMilano 10 novembre 2009