www.urihi.orgRegia: Marco De Poli.
Commento: Giovanna Cossia.Fotografia: Eugenio Bongiovanni.
Dalla festa dell'Inti Raymi a Tiahuanaco, dove gli Aymara celebrano ogni 21 giugno il loro rito al Dio sole, a Potosì, nelle cui miniere d'argento 8 milioni di morti in 300 anni di dominio coloniale spagnolo segnano la nascita sanguinosa del capitalismo moderno. Ma nelle campagne andine i campesinos indigeni rinnovarono ogni giorno, nella fatica del lavoro, la loro unione profonda con la madre terra.
Oggi nel loro congresso, a Sucre, essi ritrovano la coscienza dei propri diritti e della propira forza. Non lontano da Sucre, a Tarabuco, gli indios sconfissero nel 1816 i soldati spagnoli, primo passo nell'indipendenza della Bolivia.
Oggi gli indigeni Tarabuco conservano i modi di vita e i costumi originari, come risulta dallo straordinario lavoro tessile delle donne, e dalla festa dei Phujillay, con cui ogni anno ricordano con orgoglio quella lontana vittoria.
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