Nei giorni scorsi il British Medical Journal ha apertamente accusato il Dott. Andrew Wakefield, autore di una ricerca scientifica che collegava il vaccino MMR all’autismo, di aver pubblicato un lavoro "ingannevole", ovvero intenzionalmente falso.La storia di Wakefield e del dibattito che è nato attorno alla sua ricerca la conosciamo già, per cui ci limitiamo a presentare la sua intervista di ieri alla CNN, dove Wakefield ha risposto alle accuse del BMJ portategli dal conduttore Anderson Cooper.Di certo è curioso che ci siano voluti "sette anni di approfondite indagini giornalistiche" - come ci racconta Anderson Cooper - per scoprire che soltanto uno dei dodici casi esaminati da Wakefield nella ricerca originale fosse davvero affetto da autismo.È anche interessante notare come il sottotitolo dell’articolo del BMJ legga "Clear evidence of falsification of data should now close the door on this damaging vaccine scare". Ovvero: "Prove evidenti di falsificazione dei dati dovrebbero ora mettere fine a questa dannosa paura dei vaccini". Dannosa per chi li vende, naturalmente.A volte si tradiscono le proprie intenzioni proprio per la fretta di raggiungere certe conclusioni.Massimo Mazzucco
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