Il ricordo degli otto sanguinosi anni di guerra tra l'Iran e l'Iraq, combattuta dal settembre del 1980 all'agosto del 1988, si esprime con immutato vigore ancora oggi durante i frequenti pellegrinaggi, nel più grande cimitero iraniano, che si trova nella capitale e che vede la partecipazione dei parenti delle vittime di quel conflitto. Intere famiglie che portano cibo e lo scambiano con altre famiglie dei caduti; Il rito dello spargimento di acque profumate sulle tombe, sulle quali sorgono delle teche che contengono i ritratti dei soldati caduti; i lunghi momenti di preghiera collettiva di fronte alle immagini dei soldati. Colpisce l'intensità delle emozioni che ancora oggi la gente prova frequentando questo luogo. Si incontrano le ormai anziane vedove, ma è ugualmente assai forte la partecipazione di giovani, che spesso non hanno neanche conosciuto le persone morte nei combattimenti. Di frequente arrivano anche militari in divisa e armati a rendere omaggio ai loro commilitoni.
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