Nei primi giorni dell'agosto1973, un giovane militante di Lotta Continua parte per il Cile, con un viaggio organizzato da una piccola agenzia francese di area trotzkista.
Vuole conoscere l'Unidad Popular di Salvador Allende, quell'esperimento politico in corso così lontano dall'Italia: consigli di fabbrica, aziende nazionalizzate o autogestite, movimenti a sinistra del governo. È testimone del golpe e vittima della repressione, rimanendo imprigionato per quasi un mese nel tristemente noto Estadio Nacional, ma riesce fortunosamente a scrivere la cronaca di quei giorni. Quel diario, un grande esempio di giornalismo militante, viene pubblicato da Il Saggiatore accanto a quello, fatto di articoli, riflessioni, interviste, scritto in occasione del suo ritorno in Cile nel trentennale del golpe: la cronaca dei giorni più bui per quel paese e per tutto il mondo democratico è messa confronto con una realtà contemporanea piena di contraddizioni. I vecchi compagni e i giovani cileni posti di fronte alla tragedia di Allende, al significato di un'esperienza sicuramente di grande rilevanza anche per l'elaborazione culturale e politica italiana.