Arte al servizio delle economie informali. Autori guatemaltechi, israeliani,
colombiani, svizzeri che indagano nel mondo in cui l'economia classica salta,
esplode, si fa informale o illegale, oppure impazzisce e delira. La mostra
propone l'indagine fotografica , ma anche opere volutamente rpovocatorie:
banconote masticate e digerite, oppure ridotte a sabbia, espropri a fine
di sovvenzioni agli artisti, bandiere degli stati ricchi fatte con i cartoni
degli homeless, casalinghe americane che con cyclette depravate trasformano il loro grasso in altro cibo.
Ad Artandgallery di Milano, fino a fine febbraio .