2041, David Becchetti, Fazi Editore, p. 188 (14 euro)
Se tuo padre si è ucciso gettandosi dalla finestra, perché allontanato dal lavoro, forse tu finirai con il mettere la carriera al primo posto. Ed ecco che il protagonista di questa storia è uno sgobbone, una persona ambiziosa e di successo. Siamo nel 2041 e il mondo, l'Italia è un posto dove le regole non hanno eccezioni e l'individualità è annientata. Tutti sono controllati e il sistema -- l'Ente di Programmazione Nazionale -- vince sul singolo. Ed ecco che il nostro uomo si occupa di "riorganizzazione demografica delle minoranze" cioè lui movimenta esseri umani, famiglie, interi gruppi di persone. Li sposta come fossero cose, come se questo non comportasse delle conseguenze. E va tutto bene finché non arriva Anna, e non arriva a lei l'ordine di spostarsi con la madre a Taranto. Se non avete paura degli incubi, leggetelo.