Al Pac di Milano 12 installazioni di uno degli artisti più interessanti del panorama contemporaneo. Segni essenziali, opere quasi evanescenti; non quadri né sculture né oggetti, ma emozioni, simboli visivi e sonori, che riportino l'uomo contemporaneo a uscire dalla fisicità e dal materialismo per interrogarsi sulla questione ultima dell'esistenza: lo scorrere della vita e la scadenza della morte: queste le intenzioni dell'artista parigino, che nel '68 abbandonò la pittura per trovare espressioni originalissime e tragiche attraverso lenzuola, lampadine, cornici, fotografie in bianco e nero.
La mostra resta aperta fino al 12 giugno 2005