Nel marzo 2009, i soldati nordcoreani hanno catturato la giornalista Euna Lee e la sua collega Laura Ling mentre stavano girando un documentario al confine con la Cina. I tribunali li hanno condannati a 12 anni di lavori forzati, ma alla fine i diplomatici americani hanno negoziato il loro rilascio. In questo discorso sorprendente e profondamente umano, Lee condivide la sua esperienza di vivere come nemico in un centro di detenzione per 140 giorni ed i piccoli gesti di umanità delle sue guardie che l'hanno sostenuta.