Siamo all’epoca di Garibaldi, quando i petti italiani infiammati da vivo amore patrio accorrono volonterosi in difesa del paese. Anselmo, padre di un giovanetto dodicenne, accorre anch’esso tra le file garibaldine. Il piccolo Augusto, infiammato dallo stesso desiderio, fugge di nascosto da casa e raggiunge il padre arruolato nella gloriosa schiera dei Mille. Suona il segnale della battaglia, il piccolo Augusto si slancia tra i suoi commilitoni, ma improvvisamente è colpito mortalmente. Il piccolo eroe invoca il nome di Garibaldi, si trascina presso di lui, ne bacia la spada e muore tra le braccia del padre.