Vi è mai capitato di guardare in tv quegli sportivi estremi che portano il proprio corpo al limite? Io si, e mi ha sempre incuriosito comprendere che motivazioni potessero avere per non mollare mai, nonostante il loro corpo gli chiedesse pietà. In Sardegna vive un superuomo, un ultra-maratoneta che dopo aver attraversato a piedi tutti i maggiori deserti del mondo, ha deciso di partecipare alla gara più estrema al mondo: la "Yukon Artic Ultra", 700km a -50° in autonomia.
Sono andato a incontrarlo a Cagliari dove mi ha raccontato cos'è successo in quella gara così estrema da trasformarsi in un inferno di ghiaccio. Questa è l'incredibile storia di Roberto Zanda, detto "il massiccione", e se il suo racconto non vi farà venire voglia di saltare sul divano e urlare fortissimo dalla carica che vi trasmette...
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