Sempre più frequentemente la ricerca di base è il terreno fertile per lo sviluppo di applicazioni tecnologiche inedite, in campi come la medicina, la biologia, la salvaguardia dei beni culturali o lo studio di nuovi materiali. Ne sono un esempio la tecnologia dell’acceleratore LHC del CERN e l’European Synchrotron Radiation Facility (ESRF). Vi sono poi nuovi campi di ricerca, come quello delle tecnologie quantistiche sviluppate nel nuovo Superconducting Quantum Materials and System Center del Fermilab, o come la bio-elettronica, nata dall’applicazione di conoscenze della fisica di base a tecnologie per la medicina, la biologia, le neuroscienze. Processi di questo tipo fanno della fisica di base un inatteso incubatore di nuove tecnologie.