Nel 2020, il film-simbolo di Bernardo Bertolucci ha da dire ancora molto. In 41 minuti sarà compiuta una disamina che trarrà riflessioni sociali e psicologiche in relazione all'erotismo e ai suoi tabù e, nel contempo, recensito cinematograficamente e filosoficamente in relazione ai giorni nostri, ove la censura ha cambiato soltanto maschera e non ha diminuito il suo potere volto a indottrinare e a manipolare la coscienza delle masse.