Quando parliamo del Frankestein pensiamo tutti di conoscere la storia a cui si sta facendo riferimento. Un racconto dell’orrore, fantascientifico che parla di un “mostro” creato in laboratorio. In realtà nell’immaginario collettivo è rimasta impressa la versione cinematografica del romanzo di Mary Shelley, in particolare quella del film del 1931, molto più vicino alle rappresentazioni teatrali che non al testo della grande scrittrice e filosofa inglese. Inoltre al cinema, in anni culturalmente e politicamente segnati da correnti radicali e pericolose, la trama fu cambiata e finì per stravolgere il significato originale del romanzo, che oggi per ironia della sorte, pur essendo uno dei libri più famosi del mondo rimane profondamente frainteso. Forse è il caso invece di riscoprirne il significato originario e i valori che intendeva veicolare.