Trent’anni fa, nell’estate del 1991, venti mila albanesi, in fuga dalla fame e dalla dittatura diEnver Hoxha, sono arrivati nel porto di Bari a bordo della nave Vlora. Sognavano l’Italietta di Raffaella Carrà e l’inizio di una nuova vita. Saranno rinchiusi come bestie nel vecchio stadio e rispediti in Albania con il primo respingimento di massa ordinato da Andreotti (primo ministro) e Cossiga (presidente della repubblica). Trent’anni dopo il fantasma di quella nave è ancora nelle acque di Bari a condizionare la nostra vita e la nostra democrazia.
Un video di Giandomenico Curi con la collaborazione di Milena Fiore, Emmanule Redondi e Ugo Adilardi
18 Maggio 2021
08:32
Impressionanti le scene della nave che gronda persone e quelle dello stadio/campo di concentramento. Daniele Vicari fa un racconto molto lucido della storia e delle scelte fatte allora e suggerisce il legame poliziaco/militare con le nuove tecniche di repressione civile (Genova). E' chiaro ormai che il vecchio detto che non si manda l'esercito contro i cittadini del proprio paese non regge piu'.
paolopaci